Congedi, aspettative e permessi: procede l’iter della nuova normativa

Dopo le modifiche alla precedente normativa, già apportate nel novembre scorso dalla Legge 183/10, è ora stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di Decreto Legislativo con il quale si vuole riordinare la normativa in materia di congedi, aspettative e permessi, per le persone che assistono familiari con grave disabilità. Uno schema che per altro non è ancora norma e il cui testo passerà alle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato e alla Conferenza Stato-Regioni, per poi tornare in Consiglio dei Ministri ed essere sottoposto a deliberazione definitiva. Potrebbero dunque essere necessari diversi mesi, anche se difficilmente il testo subirà cambiamenti sostanziali

Ombra di persona in carrozzina spinta da un'assistenteÈ stato approvato il 7 aprile scorso dal Consiglio dei Ministri, su proposta dei responsabili dei Dicasteri del Lavoro e della Funzione Pubblica, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta, lo schema di Decreto Legislativo che intende riordinare la normativa in materia di congedi, aspettative e permessi, per le persone che assistono familiari con grave disabilità.
«Va detto – segnala il Servizio HandyLex.org – che questo schema non è ancora norma e che l’iter passerà ora per l’acquisizione del parere delle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato e di quello della Conferenza Stato-Regioni, per poi tornare in Consiglio dei Ministri ed essere sottoposto a deliberazione definitiva. Potrebbero dunque essere necessari diversi mesi, anche se difficilmente il testo subirà modificazioni eclatanti».

La delega al Governo, va ricordato, è stata fissata dall’articolo 23 della Legge 183/10, la stessa norma che – all’articolo successivo – ha modificato la precedente disciplina in materia di permessi ai lavoratori che assistono familiari con grave disabilità (articolo 33 della Legge 104/92).
«Con il nuovo Decreto – spiega Carlo Giacobini, responsabile di HandyLex.org – il Governo tenta di disciplinare in modo più stringente la concessione dei permessi (tre giorni al mese) e dei congedi biennali retribuiti, oltre ad intervenire sui congedi di maternità, sui congedi per terapie per gli invalidi e sulle aspettative per i dottorati di ricerca. Alcuni passaggi rappresentano dei chiarimenti applicativi, in alcuni casi già presenti nella prassi amministrativa, altri tendono a contenere abusi, altri ancora restringono la platea di alcune forme di agevolazione lavorativa. In realtà, le novità più rilevanti e incisive riguardano la concessione dei congedi biennali retribuiti».
Sempre a HandyLex.org rimandiamo a questo punto i Lettori, per l’ampio approfondimento prodotto sulla materia, insieme al testo integrale dello schema di Decreto Legislativo (cliccare qui). (S.B.)

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