«Troppo spesso ci sentiamo rammentare l’antico adagio di provenienza giuridica, secondo cui l’ignoranza della legge non perdona. Dietro questa perentoria sentenza, si nasconde una profonda ingiustizia, ma anche una sfida civica e quotidiana: informare, divulgare, rendere coscienti le persone sui propri diritti e doveri significa infatti operare per trasformarle in Cittadini consapevoli, reattivi e responsabili».
Sono parole di Carlo Giacobini, responsabile del Servizio HandyLex.org ed esperto legislativo della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – oltreché direttore editoriale della nostra testata – che ben illustrano il senso del ciclo di conferenze formative voluto dalla stessa FISH, in collaborazione con CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), che prenderà il via da lunedì 6 giugno e si articolerà su sei successivi incontri in altrettante città italiane (Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Genova e Rovigo).
La proposta fa parte del progetto denominato Le parole dei diritti. Le associazioni si confrontano con il linguaggio della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (fondi della Legge 383/00, lettera d, annualità 2009).
Destinatari dell’iniziativa – condotta dal citato Carlo Giacobini – saranno i volontari e gli operatori delle associazioni e dei servizi che svolgono attività informative in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Saper offrire infatti una buona informazione, compente e affidabile, non è impresa facile: sono necessarie capacità di ascolto e di empatia, competenze specifiche e di analisi delle fonti, oltre a una buona capacità di comunicazione.
Nello specifico ambito dell’informazione sulla disabilità, oggi la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal nostro Paese con la Legge 18/09, costituisce un ulteriore, importante riferimento internazionale, ponendo grande attenzione al rafforzamento della consapevolezza, come prerequisito per vedere rispettati i propri diritti umani ed esercitare pienamente e su base di uguaglianza con gli altri il proprio ruolo sociale.
«Le associazioni di volontariato e i singoli volontari – commenta Marco Granelli, presidente di CSVnet -, oltre a contribuire concretamente con il loro servizio allo sviluppo della comunità, costituiscono una risorsa fondamentale per diffondere la cultura dell’integrazione, dei diritti e del riconoscimento della dignità di ogni persona; concetti, questi, che sono alla base della Convenzione ONU e che devono diffondersi sempre più tra l’opinione pubblica».
I sei incontri – divisi ognuno in due distinte sessioni (dapprima Le parole dei diritti: disabilità, discriminazione, accomodamento ragionevole, successivamente Informarsi per informare: metodologie di intervento) – si terranno, come detto, in sei diverse città italiane ed esattamente lunedì 6 giugno a Firenze (c/o CESVOT, Via Ricasoli, 9, ore 14-18), martedì 7 giugno a Roma (c/o CESV, Via Liberiana, 17, ore 14-18), mercoledì 8 giugno a Napoli (c/o CSV, Centro Direzionale Isola E/1, ore 9.30-13.30), martedì 14 giugno a Palermo (c/o CESVOP, Via Maqueda, 334, ore 14-18), mercoledì 15 giugno a Genova (c/o Star Hotel President, Corte dei Lambruschini, 4, ore 14-18) e lunedì 20 giugno a Rovigo (c/o CSV, Viale Trieste, 23, ore 16-20). (S.B.)
Per iscriversi, inviare un messaggio con i propri dati all’indirizzo: iscrizioni@fishonlus.it, indicando a quale incontro si intende partecipare oppure direttamente ai Centri di Servizio per il Volontariato che ospitano gli incontri stessi:
Firenze, segreteria.generale@cesvot.it;
Roma, segreteria@cesv.org;
Napoli, segreteria@csvnapoli.org;
Palermo, segreteria@cesvop.org;
Genova, celivo@celivo.it;
Rovigo, info@csvrovigo.it.
Per ulteriori informazioni: Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (Lega per i Diritti delle persone con Disabilità) ed esperto della FISH, tel. 347 7308212, giovanni.merlo@ledha.it.
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