L’attività assistita con i cavalli nei disturbi dello spettro autistico

La stampa specializzata scientifica internazionale ha recentemente pubblicato uno studio condotto dal Centro per le Scienze Comportamentali e di Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Laboratorio di Etologia Sperimentale e Comparata dell’Università Sorbona di Parigi, in cui si torna a parlare dell’utilità del cavallo in relazione al disturbo dello spettro autistico, indicando che gli effetti positivi delle terapie assistite con questo animale potrebbero crescere con la continuità nel tempo di tale pratica
Modellino di cavallo sull'autismo di Breyer
Il modellino di cavallo dedicato al disturbo dello spettro autistico realizzato da Breyer Animal Creations, azienda produttrice di modellini di cavalli

Come si legge in un recente articolo di Liana Ayres, pubblicato dalla testata «Cavallo Magazine», la stampa specializzata scientifica internazionale ha pubblicato nei giorni scorsi uno studio condotto dal Centro per le Scienze Comportamentali e di Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Laboratorio di Etologia Sperimentale e Comparata dell’Università Sorbona di Parigi, in cui si torna a parlare dell’utilità del cavallo in relazione al disturbo dello spettro autistico, indicando che gli effetti positivi delle terapie assistite con questo animale potrebbero crescere con la continuità nel tempo di tale pratica.

«Essendo in grado di stimolare i domìni fisici, sociali e cognitivi e svolgendosi all’aperto – si legge tra l’altro nell’articolo – le attività con i cavalli hanno un grande potenziale e si integrano bene nel piano riabilitativo generale dei bambini e delle bambine con disturbo dello spettro autistico» (S.B.)
 

Lo studio di cui si parla nella presente nota è disponibile (in inglese) a questo link.
Ringraziamo per la segnalazione il Centro Informare un’h.

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