Nonostante le leggi, le belle manifestazioni e le commoventi parole dei politici, continuano, anche nella civilissima Torino, le discriminazioni verso le persone con disabilità visiva che possiedono un cane guida. L’ultimo increscioso episodio è accaduto nel luglio scorso ai danni di Dajana Gioffrè, vicepresidente della nostra Associazione [APRI-Associazione Pro Retinopatioci e Ipovedenti, N.d.R.]. Lasciamo a lei stessa la parola per raccontare sinteticamente quanto accaduto.
«Per oltre un’ora – racconta -, nonostante mi trovassi in pieno centro, il centralino del Radio Taxi non è stato in grado di trovarmi una vettura e, quando finalmente mi è stata inviata, il conducente se ne è andato quando ha notato il cane. Vorrei anche segnalare che la centralinista, invece di scusarsi, mi ha addirittura rimproverata, sostenendo che dovrei sempre indicare la presenza del cane in fase di chiamata. Ciò non è assolutamente vero in quanto la legge garantisce il libero accesso ai cani guida in tutti i mezzi di trasporto pubblico».
Come APRI chiediamo pertanto un sollecito intervento delle autorità comunali competenti affinché simili episodi non abbiano a ripetersi in futuro. Si tratta infatti di comportamenti incivili, oltre che illegali, che gettano purtroppo discredito su tutta la nostra città.
Presidente dell’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti).
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