In qualità di tutore della figlia Claudia Bottigelli, persona con disabilità gravissima, Marina Cometto aveva presentato all’inizio di quest’anno un ricorso al Tribunale Ordinario di Torino, nei confronti dell’ASL Torino 1, che aveva negato la fornitura di un particolare letto a movimentazione elettrica, «non presente nel nomenclatore tariffario di cui al decreto del Ministero della Sanità n. 332/1999 e non riconducibile ad alcun presidio in esso completato», ma «assolutamente necessario per il gravissimo handicap da cui è affetta la sig.ra Bottigelli».
In tal senso il ricorso si basava sostanzialmente sulll’articolo 1, comma 6 del citato Decreto, secondo il quale, «in casi particolari, per i soggetti affetti da gravissime disabilità, l’azienda Usl può autorizzare la fornitura di dispositivi non inclusi negli elenchi del nomenclatore allegato». Dal canto suo l’ASL aveva appunto negato la fornitura, «mettendo a disposizione della ricorrente un letto a movimentazione elettrica contemplato dal nomenclatore tariffario e ritenuto adeguato alle condizioni della sig.ra Bottigelli».
Ebbene, un paio di mesi dopo, la Quarta Sezione Civile del Tribunale torinese ha pienamente accolto il ricorso, ordinando all’ASL Torino 1 di fornire il letto richiesto, con tutte le caratteristiche descritte.
Insieme a Marina Cometto – che è anche presidente dell’Associazione “Claudia Bottigelli” per la Difesa dei Diritti Umani e l’Aiuto alle Famiglie con Figli Disabili Gravissimi di Torino – abbiamo dunque deciso, pur a distanza di alcuni mesi, di mettere a disposizione di tutti i Lettori l’importante Sentenza, da tenere quanto mai presente in un momento così difficile, come quello attuale, per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
«Credo che quella Sentenza – commenta la stessa Cometto – sia importante e per questo vorrei farla conoscere, per stimolare la fiducia nelle famiglie con persone con disabilità e dare dimostrazione che vi sono dei diritti che non possono essere negati».
«Certo – prosegue Cometto – non è facile né simpatico dover sempre “puntare i piedi” per il riconoscimento delle leggi ancora in vigore, ma è sicuramente una bella soddisfazione vedere riconosciuto il Diritto, quello che in molti preferirebbero ignorare». E conclude: «I Cittadini con disabilità hanno certamente necessità spesso complesse, ma a causa di queste, non devono essere ulteriormente penalizzati. La tecnologia avanza ogni giorno di più ed è giusto poterne usufruire, ma tutti devono potervi accedere, per cui o ci mettono nella condizione di acquisirla con risorse economiche destinate alle famiglie per questo scopo oppure gli ausili, anche i più costosi, devono essere autorizzati senza se e senza ma. I risparmi, infatti, vanno fatti nei comparti di spesa inutili o non necessari – e ce ne sarebbero molti – non sul sociale, sull’istruzione o sulla sanità!».
La Sentenza del Tribunale di Torino di cui si parla, quindi, è disponibile a tutti, semplicemente cliccando qui. (S.B.)
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