A Venezia il Progetto Saliscendi

Un'iniziativa proposta dall'IRE (Istituzioni di Ricovero e di Educazione) di Venezia che prevede un servizio di trasporto all'interno dei condomini abitativi, dal piano in cui si trova l'appartamento della persona con gravi difficoltà motorie fino al piano terra e all'esterno della casa

Uno scorcio della Giudecca a VeneziaSi possono chiedere fino a cinque uscite al mese al nuovo servizio di trasporto denominato Saliscendi e attivato a Venezia in via sperimentale e provvisoriamente a fruizione gratuita, su proposta dell’IRE (Istituzioni di Ricovero e di Educazione).
I requisiti per potervi accedere sono innanzitutto il luogo, ben circoscritto (l’iniziativa infatti coinvolge solo l’ex Quartiere Due di Venezia, e cioé quello che corrisponde alle zone di Dorsoduro, Giudecca, San Polo e Santa Croce) e la gravità della propria difficoltà motoria, che richiede un intervento esterno per poter scendere i piani necessari ad arrivare in strada.

Per richiedere il servizio occorre prima iscriversi contattando il numero gratuito dell’Informa Anziani (800 376669) e poi prenotare l’uscita almeno due giorni prima, contattando il centralino della Sanitrans, la ditta che gestisce i trasporti (tel. 041 52 39 977, dalle 7.30 alle 17).

Il Progetto Saliscendi è un esperimento condotto all’interno del programma  Apriamo i muri, finanziato da Urban Italia, un’iniziativa nazionale di rigenerazione urbana che si dirama in venti programmi di sviluppo locale. Ed era il 16 marzo 2004, quando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sottoscrisse l’accordo biennale Urban Italia per Venezia, denominato appunto Apriamo i muri per la riqualificazione urbana e sociale nel Quartiere 2.
All’interno di quest’ultimo sono previste anche azioni che riguardano gli istituti penali, da cui deriva il nome del progetto, visto che lo scopo è proprio quello di «aprire i muri, mentali oltre che fisici».
Un investimento complessivo di 13,4 milioni di euro, di cui 5,06 finanziati dal Ministero.
(B.P.)

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