Ha ufficialmente preso avvio il 9 settembre scorso il progetto Ci siamo – Competenze e integrazione tra servizi per incoraggiarne l’accesso e migliorare le opportunità delle persone con disabilità e con background migratorio, di cui è capofila la Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità). La LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) è tra i partner dell’iniziativa, insieme alla Fondazione Articolo 49 e alla Caritas Ambrosiana. Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Lombardia.
Il primo incontro ha visto una folta partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, portatori d’interesse (stakeholder) appartenenti al mondo della migrazione, attivi nell’àmbito della disabilità e impegnati nel campo della lotta alle discriminazioni intersezionali.
Le persone con disabilità con background migratorio costituiscono un universo quantitativamente significativo ed estremamente eterogeneo al proprio interno, ma complessivamente poco conosciuto e spesso caratterizzato da una condizione di duplice vulnerabilità ed esposti al rischio di subire discriminazioni multiple.
Ci siamo ha tra i propri obiettivi quello di superare l’invisibilità istituzionale di questa fascia di popolazione, far emergere le criticità del sistema territoriale nell’intercettare le persone più vulnerabili, rispondere ai loro bisogni e attivarne il potenziale. Vuole inoltre favorire il loro accesso ai servizi territoriali (pubblici e del Terzo Settore) e migliorarne l’efficacia attraverso l’implementazione di attività che mirano a condividere e valorizzare conoscenze e competenze dei diversi attori coinvolti. E ancora, punta ad accrescere il livello di informazione e consapevolezza in merito ai servizi e alle opportunità presenti sul territorio, oltre a contrastare i rischi di discriminazione intersezionale anche attraverso la reciproca “contaminazione” tra attori e stakeholder locali portatori di conoscenze, competenze ed esperienze specifiche.
Nel dettaglio, saranno queste le attività che verranno promosse nel quadro del progetto:
° Gruppi di discussione dedicati all’identificazione dei bisogni e del potenziale delle persone con disabilità e background migratorio, attraverso la valorizzazione della loro esperienza e il coinvolgimento degli stakeholder territoriali.
° Percorso formativo rivolto agli operatori dei mondi della migrazione, della disabilità e dei servizi territoriali, per favorire lo scambio di competenze e il rafforzamento della capacità di risposta ai bisogni delle persone con disabilità e background migratorio.
° Attivazione di un Comitato Locale di Indirizzo (LI) e istituzione di un Tavolo di Coordinamento Permanente (TCP), al fine di assicurare che l’impatto del progetto prosegua oltre la sua conclusione formale.
° Living Labs rivolti a operatori e stakeholder del mondo dell’immigrazione e della disabilità per lo sviluppo di protocolli multi-stakeholder e linee guida per favorire l’accesso ai servizi territoriali e la valorizzazione del potenziale delle persone con disabilità e background migratorio.
° Costruzione e sperimentazione di linee guida per il riconoscimento delle soft skills [abilità personali o competenze trasversali, N.d.R.] delle persone con disabilità e background migratorio.
° Campagna di sensibilizzazione e diffusione presso i Forum del Terzo Settore Territoriali e gli Enti che compongono la rete di sostegno del progetto. (I.S.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.
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