Il 10 dicembre ricorre il 75º Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, testo con cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha posto le fondamenta dei nostri valori. È basandosi su di essa che la nostra Repubblica ha il dovere di realizzare azioni concrete affinché il pieno rispetto dei diritti umani sia davvero assicurato a tutti e tutte, promuovendo ogni giorno princìpi di inclusività e pari opportunità.
Come FISH ci battiamo da anni per superare stigmi e pregiudizi e garantire diritti e pari opportunità alle persone con disabilità e alle loro famiglie ancora oggi esposte a maggiore rischio di discriminazione. Ancora troppe persone, infatti, a causa della disabilità vivono situazioni di marginalità e addirittura di segregazione; a tal proposito, la strada da percorrere sulla via della piena inclusione è ancora lunga e per questo l’anniversario del 10 dicembre non dev’essere solo una giornata celebrativa, ma costituire un ulteriore momento di riflessione.
La cronaca riporta ancora e troppo spesso storie di discriminazione, situazioni di esclusione, episodi di odio, bullismo, violenza, sacche di segregazione. Ma oltre a questo evidente mosaico negativo, ci sono anche drammi umani e familiari che si consumano nel silenzio dell’isolamento e della rassegnazione, quasi fossero l’esito ineluttabile di tragiche fatalità delle quali non esistono responsabili e responsabilità: nella scuola, nel lavoro, nelle nostre città, nelle politiche inclusive.
Per questo la giornata del 10 dicembre è per il nostro movimento anche l’occasione per rilanciare una sfida costruttiva e propositiva al mondo della politica, affinché si aumentino lo sforzo e l’impegno per arginare fenomeni discriminatori nei confronti delle persone con disabilità e si garantiscano interventi diretti già a partire dalla prossima Legge di Bilancio, che necessita di scelte scevre da tentennamenti, innanzitutto sui Fondi riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie e che non possono essere messi in discussione od oggetto di riduzione o di trasferimenti.
Vorremmo quindi che il 10 dicembre non fosse solo la “Giornata della Consapevolezza”, condizione pur essenziale per ripensare, con il pieno coinvolgimento delle persone con disabilità, ad una strategia che superi, in tempi non generazionali, l’esclusione sociale, garantendo per davvero pari opportunità e diritti umani.
Come FISH, con immutata determinazione e impegno, continueremo ad esserci anche dopo il 10 dicembre, vigilando, proponendo, protestando quando necessario, perché non abbiamo mai negoziato e mai lo faremo i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); componente del Consiglio di Presidenza del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).
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