Con grande dolore annunciamo la scomparsa di Aldina Venerosi Pesciolini, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità.
Aldina lavorava come prima ricercatrice presso il Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze (Sezione di Neurotossicologia e Neuroendocrinologia) dell’Istituto Superiore di Sanità dalla fine degli Anni Novanta, dove faceva ricerche su modelli animali per conoscere meglio la tossicità sul neurosviluppo di farmaci e inquinanti ambientali.
Con lo stesso rigore col quale aveva fatto le ricerche in laboratorio, ha affrontato il problema dell’autismo nei suoi vari aspetti: preventivo, epidemiologico, abilitativo e sociale, tenendo ben presente che le cause del fenomeno dovessero essere trovate nella biologia e non nella carenza di affetto.
Nell’ottobre 2010, insieme alla collega Flavia Chiarotti, organizzò un grande convegno sul tema Autismo: dalla ricerca al governo clinico, cui parteciparono i maggiori esperti internazionali.
Si è occupata anche di piccole realtà locali, come ad esempio quella di Civitavecchia e del suo Osservatorio sull’Autismo, collaborando coi dirigenti di esso nel campo dell’epidemiologia e della formazione.
Ancora insieme alla collega Chiarotti, ha collaborato con l’UNIMORE – l’Università di Modena e Reggio Emilia – per realizzare un convegno nazionale sull’inclusione lavorativa in un ambiente di lavoro normale svoltosi nell’Istituto Superiore di Sanità e a Civitavecchia nel 2012. In questa ASL e in moltissime altre ha organizzato corsi rivolti a pediatri, neuropsichiatri, psichiatri, psicologi e altro personale che si prende cura delle persone con autismo.
Ha condotto una serie di valutazioni sulla qualità della vita nei servizi per l’autismo, specie quelli residenziali, attualizzando la tradizione dell’epidemiologia valutativa di Pierluigi Morosini.
Aldina, ricercatrice nel campo della biologia di base, ha mostrato grande sensibilità per tutta la problematica dell’autismo ed è stata molto vicina ai genitori, impegnandosi molto per dare un concreto aiuto alle famiglie, anche nella stesura della Linea Guida n. 21 del 2011, fatta d’intesa con le nostre Associazioni di genitori.
Di recente partecipava alla ricerca Differenze di genere e salute dei caregiver familiari, volta ad evidenziare la problematica situazione dei familiari che assistono una persona di ogni età con altissimo bisogno di sostegno, come i nostri genitori.
Con lei perdiamo una ricercatrice seria e competente, una grande amica delle nostre Associazioni e una cara amica personale.
Ringraziamo Simona Lancioni per la collaborazione.
Giovanni Marino è presidente dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo, aderente alla FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Carlo Hanau e Daniela Mariani Cerati sono rispettivamente presidente e componente dell’APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale).
Articoli Correlati
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Dolore Cronico: una disabilità invisibile «Nonostante le difficoltà, è fondamentale riconoscere il dolore cronico come un’esperienza biopsicosociale, una condizione invalidante che necessita di attenzione e risorse adeguate. La sensibilizzazione e l’educazione pubblica possono aiutare a…
- Scuola: Gruppi di Lavoro per l’Inclusione e strumenti operativi da modificare «I GLO (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione) hanno tra i propri compiti anche quello di proporre la quantificazione delle risorse per gli alunni/alunne con disabilità e servirebbe una procedura…