Nel mese di marzo del 2022, come avevamo riferito anche sulle nostre pagine, la Commissione Europea aveva presentato una Proposta di Direttiva sulla lotta alla violenza e alla violenza domestica nei confronti delle donne, rispetto alla quale il movimento delle persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentativa avevano colto l’occasione per sostenere con forza l’istanza che la sterilizzazione forzata nei confronti delle donne con disabilità è un reato, chiedendo quindi di rafforzare la protezione delle stesse donne e delle ragazze con disabilità contro gli abusi e la violenza. Sebbene poi la Proposta originale non includesse il reato della sterilizzazione forzata, il Parlamento Europeo aveva preso in considerazione tali richieste, aggiungendole alla propria posizione negoziale.
Ebbene, come riferisce l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, parlando apertamente di “vergogna!” (Shame!), «i Paesi dell’Unione Europea, a livello di Consiglio, hanno rifiutato l’inclusione del reato di sterilizzazione forzata durante i negoziati. Inoltre, nemmeno il reato di stupro basato sulla mancanza di consenso è stato incluso».
«Secondo la negoziatrice capo, l’eurodeputata Frances Fitzgerald – informano ancora dall’EDF – tutto ciò è dovuto alla posizione dei governi francese e tedesco la cui mancanza di volontà di accettare la criminalizzazione dello stupro ha bloccato l’approvazione di una lista più ampia di crimini. Sarà ora il Parlamento Europeo a dover decidere se accettare la posizione del Consiglio per adottare la Direttiva».
«A questo punto – concludono dall’EDF – rinnoviamo il nostro appello agli Stati Membri dell’Unione Europea affinché pongano fine alla violenza contro le donne e le ragazze con disabilità in tutti gli aspetti di essa, e in particolare pongano fine alla sterilizzazione forzata. Chiediamo inoltre alle Istituzioni dell’Unione di garantire una tutela sufficiente dei diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nella Direttiva, comprese informazioni e servizi accessibili per le vittime, nonché circostanze aggravanti per gli autori di violenza contro una persona con disabilità». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Marine Uldry (responsabile dell’Ufficio per i Diritti Umani dell’EDF), marine.uldry@edf-feph.org.
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