“Decreto Anziani” da migliorare: serve un ampio confronto

«Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri contiene elementi positivi, ma non sembra avere la portata attesa per persone anziane, non autosufficienti e per i loro familiari»: a dirlo è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, a proposito dello schema di Decreto Legislativo, noto anche come “Decreto Anziani”. «Pensiamo in particolare – aggiunge Pallucchi -, alla necessità di realizzare l’integrazione sociosanitaria e di dare maggiore e diverso respiro alla nuova prestazione universale, per evitare che si limiti a raggiungere solo una ristrettissima platea di beneficiari»

Particolare di persona anziana in carrozzina insieme all'accompagnatrice«Il testo dello schema di Decreto che stiamo attentamente esaminando contiene elementi sicuramente positivi, ma, anche in considerazione delle risorse non adeguate attualmente previste, non sembra avere la portata attesa per persone anziane, non autosufficienti e per i loro familiari»: a dirlo in una nota è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a proposito dello schema di Decreto Legislativo, noto anche come “Decreto Anziani”, attuativo della Legge Delega 33/23 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane), approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e che ora passerà all’esame delle Commissioni Parlamentari.
«Pensiamo in particolare – aggiunge Pallucchi -, alla necessità di realizzare l’integrazione sociosanitaria e di dare maggiore e diverso respiro alla nuova prestazione universale, per evitare che si limiti a raggiungere solo una ristrettissima platea di beneficiari».

«Riguardando complessivamente ben 10 milioni di italiani – sottolinea più in generale la Portavoce del Forum -, la riforma dell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti rappresenta un passo fondamentale nella direzione di un welfare di qualità e maggiormente inclusivo. Dopo avere salutato con favore la Legge Delega 33/23 varata lo scorso anno e alla luce del recente Decreto Attuativo approvato dal Consiglio dei Ministri, riteniamo necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le Istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo Settore, affinché la riforma stessa abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario. Auspichiamo quindi quanto prima un confronto con il Parlamento, il Governo e i Ministeri competenti. Da parte nostra siamo pronti ad offrire volentieri un contributo in termini di visione, competenza ed esperienza sui territori».

Sul medesimo Decreto su cui si esprime Pallucchi, ricordiamo anche il giudizio espresso nei giorni scorsi sulle nostre pagine da Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento ell’Handicap): «Al netto di ulteriori valutazioni di merito, ribadiamo, come già fatto lo scorso anno, subito dopo l’approvazione della Legge Delega, che alcuni punti cardine introdotti in essa, per quanto concerne i diritti delle persone con disabilità che divengono anziane, sono irrinunciabili. Così come ribadiamo l’obiettivo principale del Decreto, che in attuazione della Delega, dev’essere quello di garantire dignità e diritti alle persone anziane e/o non autosufficienti, contribuendo con queste nuove norme a migliorare, in modo significativo ma anche concreto, la loro qualità di vita unitamente ai loro familiari e caregiver». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it.

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