Un progetto europeo per la lettura delle persone con disabilità visive

A circa diciotto mesi dal momento in cui la Legge Europea sull’Accessibilità (“European Accessibility Act”) dispiegherà i propri effetti sulla filiera dei contenuti e dei libri digitali – ciò che avverrà il 28 giugno 2025 -, è stato avviato il progetto “APACE”, all’insegna di una rete coordinata dalla Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), allo scopo di migliorare le possibilità di lettura, e quindi l’inclusione sociale, di oltre 100 milioni di persone con disabilità visive in Europa

Progetto "APACE"A circa diciotto mesi dal momento in cui la Legge Europea sull’Accessibilità (European Accessibility Act) dispiegherà i propri effetti sulla filiera dei contenuti e dei libri digitali – ciò che avverrà appunto il 28 giugno 2025 -, è stato avviato il progetto APACE, all’insegna di una rete coordinata dalla Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), allo scopo di migliorare le possibilità di lettura, e quindi l’inclusione sociale, di oltre 100 milioni di persone con disabilità visive in Europa.
Coordinate, come detto, dalla Fondazione LIA, sono coinvolte nell’iniziativa tre Associazioni di editori e tre realtà verticalmente dedicate all’accessibilità in editoria, vale a dire l’AIE (Associazione Italiana Editori), l’Associazione degli Editori e dei Librai tedeschi, l’Associazione Bulgara del Libro, la società olandese Stichting Dedicon e le biblioteche specializzate in Finlandia e Lituania, rispettivamente Celia e Lithuanian Audiosensory Library.

Oltre a coordinare il progetto, la Fondazione LIA – organizzazione non profit leader nello sviluppo e nell’adozione di soluzioni per l’accessibilità in campo editoriale, costituita dall’AIE nel 2014 – ne è anche l’ideatrice. «Oggi – racconta Cristina Mussinelli, segretaria generale della Fondazione – lavoriamo ogni giorno con gli editori, che contribuiscono a far crescere il catalogo degli e-book accessibili in Italia, con l’obiettivo di favorire la creazione di un ecosistema editoriale digitale accessibile per tutti, in collaborazione con i soggetti che garantiscono l’accesso alle pubblicazioni alle persone con disabilità, a partire dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), membro istituzionale della nostra Fondazione dal 2017».

Con APACE – progetto cofinanziato dal programma Europa Creativa per una durata di 24 mesi, da gennaio 2024 a dicembre 2025 – si intende in sostanza potenziare le skill (“abilità”) dell’industria editoriale europea nell’àmbito dell’accessibilità, contribuendo alla formazione di una nuova generazione di esperti. L’acronimo scelto, infatti, sta non a caso, per Accelerating Publishing Accessibility through Collaboration in Europe (“Accelerare l’accessibilità editoriale attraverso la collaborazione in Europa”).
«La tempistica – sottolinea ancora Mussinelli – è perfettamente armonizzata con l’arrivo dell’European Accessibility Act, che dalla fine di giugno del 2025 richiederà agli editori l’adozione degli standard di accessibilità sulle pubblicazioni digitali. L’obiettivo è lavorare insieme, creando un dialogo bidirezionale tra le due comunità coinvolte in prima battuta da questa sfida: gli editori e le organizzazioni specializzate che producono pubblicazioni accessibili in formati alternativi. La cooperazione, e la possibilità di mettere a fattor comune conoscenze, competenze e pratiche, sono il cuore e il senso di questo progetto».

Partendo dunque da una serie di esperienze già in atto, APACE fornirà una piattaforma per potenziare le capacità delle parti coinvolte grazie alla condivisione e all’interazione, facendo da terreno fertile per ulteriori sviluppi e collaborazioni, vale a dire, come ricordano dalla Fondazione LIA, «Capacity building attraverso corsi di formazione e un’European Summer School sull’accessibilità; opportunità di networking in occasione di incontri e sessioni ask the experts; eventi di sensibilizzazione per promuovere le migliori pratiche di accessibilità; progetti pilota per sperimentare nuovi metodi di produzione e distribuzione di e-book accessibili». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Denise Nobili (denise.nobili@fondazionelia.org).

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