Roma-Ancona in treno? In carrozzina è quasi impossibile

«Disagi in più per chi viaggia in treno», avevamo scritto: e gli esempi concreti non tardano ad arrivare. Infatti, la circolare di Trenitalia con la quale si invitavano le Sale Blu a non accettare più richieste di assistenza da parte dei clienti con disabilità, in mancanza di treni dotati di una carrozza idonea che permetta alla carrozzina e alla persona di sentirsi sicura durante il percorso, sta cominciando a produrre i suoi primi effetti...

Disegno che raffigura un piede che dà un calcio ad una persona in carrozzinaCome abbiamo segnalato nei giorni scorsi, in una recente circolare Trenitalia ha invitato le Sale Blu a non accettare più le richieste di assistenza da parte dei clienti con disabilità, se i treni non sono dotati di una carrozza idonea che permetta alla carrozzina e alla persona di sentirsi sicura durante il percorso.
Un disagio ulteriore, questo, che va ad aggiungersi alle già frequenti limitazioni della libertà di movimento e alle violazioni della parità di opportunità per coloro che hanno una mobilità ridotta, in un anno come questo dedicato dall’Europa proprio alle pari opportunità.

E i disagi non hanno tardato a manifestarsi e a diventare concreti, come dimostra la vicenda di queste ore – riguardante la tratta ferroviaria Roma-Ancona – lungo la quale una persona con disabilità, consigliere nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), ha dovuto apprendere che l’unico treno con una carrozza idonea al trasporto di una carrozzina l’avrebbe portata a destinazione a notte inoltrata. Per questo, tra l’altro, ha dovuto rinunciare a partecipare alla Direzione Nazionale della sua associazione.

Sul fatto specifico, la UILDM ha deciso di convocare una conferenza stampa, prevista per sabato 22 settembre a Senigallia (Pesaro Urbino), in coincidenza con i lavori della propria Direzione Nazionale (Hotel Finis Africae, ore 12).
Più in generale – oltre a raccogliere altre testimonianze di vicende analoghe, che già ci sono giunte in redazione – non ci resta che riprendere un quesito già proposto recentemente su queste colonne: «Ma un cittadino, con o senza disabilità, non ha il diritto di spostarsi liberamente quando, quanto e come vuole?».
A formularlo era stato Luca Faccio, promotore nel suo sito dell’iniziaitiva Divieto d’accesso ai mezzi pubblici per disabili, lanciata allo scopo di evidenziare nel modo più accurato possibile – e con la collaborazione di tutti – le numerose difficoltà che quotidianamente continuano ad incontrare le persone con disabilità su treni, aerei, autobus, metropolitane e altri mezzi pubblici, per poi proporre le migliori soluzioni possibili agli organi competenti del nostro Paese.
(C.N.)

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