Presidente, le doniamo la Costituzione in Braille!

«Presidente lei conosce la Costituzione ma sicuramente in Braille non l’ha mai letta, perciò gliela doniamo noi!»: a dirlo al presidente della Repubblica Mattarella è stato il quindicenne Alessandro Ragni, in occasione della cerimonia di apertura di “Pesaro 2024 - Capitale Italiana della Cultura” ed è bello raccontarlo oggi, 21 febbraio, che è la Giornata Nazionale del Braille. Cieco sin da piccolissimo, Alessandro è stato accompagnato dal papà Stefano e da Maria Mencarini, presidente dell’UICI di Pesaro-Urbino e consigliera nazionale dell’UICI stessa
Ragni-Mattarella, Costituzione in Braille, Pesaro, gennaio 2024
Alessandro Ragni consegna al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la Costituzione in Braille

«Presidente lei conosce la Costituzione ma sicuramente in Braille non l’ha mai letta, perciò gliela doniamo noi!»: a dirlo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come riferisce «Avvenire», è stato il quindicenne Alessandro Ragni, in occasione della recente cerimonia di apertura di Pesaro 2024 – Capitale Italiana della Cultura.
Proprio oggi, 21 febbraio, che è la Giornata Nazionale del Braille, è bello raccontare questo episodio, che ha visto appunto quale protagonista il giovane Alessandro, cieco sin da piccolissimo a causa di un glaucoma bilaterale congenito, accompagnato dal papà Stefano e da Maria Mencarini, presidente dell’UICI di Pesaro-Urbino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e consigliera nazionale dell’UICI stessa, la quale ha ricordato che quella Costituzione in Braille è un esemplare unico realizzato a Monza dalla Biblioteca Italiana per Ciechi Margherita di Savoia, la più antica stamperia in Braille.

Alessandro frequenta con profitto il primo anno del Liceo di Scienze Umane Mamiani di Pesaro e non si tira mai indietro neppure di fronte ad attività quali i viaggi in moto o la disciplina del pentathlon che lo porta a tuffarsi in acque anche profonde. Il tutto coadiuvato da insegnanti, amici e dalla grande forza della madre.
Grazie alla sua presenza presso l’oratorio Santa Maria di Loreto, dove ha iniziato il suo percorso di crescita sotto la guida di don Giuseppe Fabbrini, anche altri adolescenti si sono avvicinati al Braille. Un fatto decisamente degno di nota, come la conclusione dell’articolo di «Avvenire», che condividiamo senza riserve: «Oggi l’alfabeto Braille – vi si scrive infatti – ha ritrovato un nuovo vigore grazie alla tecnologia assistiva. I ragazzi non hanno più bisogno di portare i libri a scuola, basta un computer con l’apposito display e il gioco è fatto. Sembra incredibile ma questi puntini tattili, inventati ormai 200 anni fa, hanno rivoluzionato, e continuano a farlo, la vita di milioni di persone. Compresa quella di Alessandro». (S.B.)

Ringraziamo Pasquale Moliterni per la segnalazione.

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