Si è tenuto a Firenze, davanti al Palazzo della Regione, un presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità [se ne legga già anche sulle nostre pagine, N.d.R.]. Indetto dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana), il presidio ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, con e senza disabilità, anche di altre organizzazioni.
La protesta è scaturita dal fatto che nella Delibera della Giunta Regionale 1577/23, quella con la quale sono stati rifinanziati i progetti di Vita Indipendente, l’espressione “Vita Indipendente” è stata sostituita dalla dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”. Ma mentre l’espressione “Vita Indipendente”, essendo utilizzata nella normativa di livello internazionale (la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità), Nazionale (la Legge 104/92 come modificata dalla Legge 162/98) e regionale toscana (tra le altre norme, lo stesso Statuto della Regione Toscana), offre alle persone con disabilità una certa garanzia nel riconoscimento del diritto all’assistenza personale autogestita, lo stesso non si può dire della dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”.
Le richieste avanzate dall’AVI Toscana erano sostanzialmente due: che nella Delibera 1577/23 venisse immediatamente ripristinata la dicitura “Vita Indipendente” in luogo di “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”, e che anche gli importi dei contributi individuali per i progetti per la Vita Indipendente venissero immediatamente adeguati, giacché a Firenze sono fermi al 2004 e nel resto della Regione al 2012.
Dopo avere interloquito con Sara Nocentini, responsabile dell’Ufficio Segreteria dell’assessora al Welfare Regionale e all’Integrazione Socio-Sanitaria Serena Spinelli, le persone con disabilità hanno chiesto, e ottenuto, di parlare con il presidente della Regione Eugenio Giani. Questi si è impegnato a reintrodurre l’espressione “Vita Indipendente” in luogo di “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia” nella Delibera 1577/23; ha inoltre rassicurato circa il fatto che è intenzione della Regione dare continuità ai progetti di Vita Indipendente per i quali è prevista una copertura di 12.933.529,68 euro annui; ha fissato infine un incontro con una delegazione delle persone con disabilità per il prossimo 28 marzo (ore 18), per parlare delle altre questioni sollevate (l’aumento della dotazione economica, ma anche la possibilità che gli stanziamenti coprano più annualità). (Simona Lancioni)
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minime modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.
Articoli Correlati
- Progetto di Vita: anatomia di un Decreto Il recente Decreto Legislativo 62/24, applicativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, è stato giudicato da più parti come una vera e propria riforma radicale sul concetto stesso…
- La Regione Toscana ha incontrato le persone con disabilità Come promesso in occasione del recente presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità organizzato dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente Toscana), il presidente…
- In difesa della Vita Indipendente delle persone con disabilità grave L’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) ha indetto per il 20 marzo a Firenze un presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con…