Una volta superato il limite, non resta che il fantasy o la fantascienza che dir si voglia! Non sapendo ormai come fare per opporsi a quello che si sta rivelando come un vero e proprio flagello, volge su questo la narrazione dell’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dopo l’ennesimo incidente subìto da una persona con disabilità visiva, a causa di un monopattino in “sosta selvaggia” sul marciapiede. «Sfugge da un laboratorio di ricerca – scrivono infatti dall’Associazione capitolina – il virus “Monappola”, pericoloso e molto contagioso, che sta mietendo vittime tra le persone con disabilità visiva. Passa da uomo a uomo per le vie stradali, provoca fratture ossee, contusioni alle articolazioni, ecchimosi e lividi sottocutanei. In questi giorni i Pronto Soccorso sono al collasso; e seppur ampiamente informate le Istituzioni restano immobili…».
Questo, dunque, quanto denunciato dall’UICI di Roma, che ritiene di poter aprire appunto così, come la sceneggiatura di un film di fantascienza, «l’ennesimo nostro comunicato sul “monappola”, neologismo da noi coniato per anagrammare ciò che oramai conosciamo con il nome di “Monopattino trappola”. Un “virus” inarrestabile se non si trova presto un antidoto. Un’altra vittima, infatti, la terza in meno di due mesi, si è rovinosamente trovata in terra stavolta con la faccia sul mattonato di Via Vittorio Emanuele Orlando, nei pressi della Galleria Esedra sempre a Roma».
Questa volta la sventura è toccata a Fabrizio Marini, consigliere dell’UICI Lazio, che solo grazie alla sua prontezza di riflessi ha potuto evitare il peggio, riuscendo a proteggersi il viso senza riportare lesioni tali da ricorrere alle cure di un medico. Il suo bastone bianco, infatti, non ha intercettato il monopattino, e in un attimo è sopraggiunta la caduta sul selciato. «Ancora un monopattino lasciato sul marciapiede con “ingegno e oculatezza” – sottolineano dall’UICI di Roma – per offrire ad ogni passante la possibilità di lanciare improperi e insulti al genio di turno. Ma l’Amministrazione come intende intervenire?».
«È deprimente – concludono dall’Associazione – portare ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica questo spaccato di maleducazione quotidiana che imperversa nella nostra città, e a quanto pare anche in altre. Una profonda lacuna educativa per la quale lanciamo un appello alla collettività che Vede: aiutateci ad eliminare i monopattini dai marciapiedi, un vero flagello per la serena mobilità di ognuno!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa UICI di Roma (Giovanni Fornaciari), ufficiostampa@uicroma.it.
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