Natura accessibile, cortecce e foglie che per una volta non sono solo ornamenti di una pianta: toccare, odorare, sentire con il corpo. Non è fantascienza; è l’Orto Botanico dell’Università di Siena che si apre ai non vedenti attraverso visite tattili e percorsi guidati che rendono le piante ospitate nella struttura accessibili a tutti.
Si tratta di un progetto sviluppato dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’ateneo senese, insieme al CeSQ (Centro Studi sul Quaternario ONLUS) di Sansepolcro (Arezzo) e alla sede di Siena dell’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con l’obiettivo di rendere fruibile anche alle persone non vedenti e ipovedenti la ricchezza dell’Orto Botanico dell’Università.
La filosofia del progetto non è stata quella di costruire un percorso alternativo, ma di sensibilizzare e formare il personale perché diventasse interfaccia tra il visitatore con disabilità visiva e i contenuti fisici e culturali dell’orto.
A questo scopo sono state formate delle guide specializzate che accompagnano le persone non vedenti lungo il percorso, aiutandole a individuare le piante, indirizzandole nell’esplorazione tattile degli esemplari e spiegando loro le caratteristiche delle specie botaniche che vengono toccate.
I visitatori hanno anche a disposizione un’audioguida, che permette di portare a casa le informazioni audio per ripensarle e riascoltarle con calma.
L’area dell’Orto Botanico si estende per circa due ettari e mezzo all’interno della cinta muraria della città, nella vallata tra Porta Tufi e Porta San Marco (ingresso da Via Pier Andrea Mattioli, 4).
La visita si svolge lungo i primi due livelli della struttura, dove sono presenti viali coperti di ghiaino, pianeggianti per la maggior parte o in lieve pendenza e brevi scalinate in pietra, nonché alcune panchine per sedersi e riposarsi.
*Testo già pubblicato dal portale SuperAbile, con il titolo Natura accessibile, in Toscana percorsi per non vedenti e qui ripreso per gentile concessione.
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