Il fatto di essere stati coinvolti in un terribile incidente automobilistico in autostrada (un violento tamponamento a catena causato da abbagliamento), evento fortunatamente risoltosi con minimi danni fisici per la persona con disabilità trasportata e i suoi familiari, ci ha portato a riflettere sulle misure di sicurezza adottate e da adottare nel trasporto in automobile.
Innanzitutto queste ultime – è quasi superfluo ricordarlo – riguardano non solo le persone con disabilità, ma naturalmente tutti i viaggiatori e quindi è fondamentale una guida il più attenta possibile e a velocità più moderata in funzione dei passeggeri trasportati.
Inoltre è opportuno sottolineare ancora una volta che le attrezzature di sicurezza “passiva” (cinture, poggiatesta, airbag ecc.) devono essere omologate, in ottimo stato di conservazione e usate correttamente.
Consideriamo ora le due possibilità di trasporto normalmente utilizzate per le persone con disabilità:
a) viaggiano sulla propria carrozzina in veicoli che permettono il caricamento della medesima e del suo occupante. La carrozzina stessa dev’essere ben bloccata (anche per viaggi brevissimi!), utilizzando i sistemi previsti; l’occupante, poi, dev’essere vincolato in modo che in caso di urto l’inerzia della carrozzina non si scarichi sul passeggero;
b) viaggiano sui normali sedili in dotazione al veicolo o su appositi sedili omologati. Naturalmente i bambini con disabilità sono soggetti alla normativa vigente come gli altri bambini: esistono infatti speciali sedili per auto per bambini con disabilità, utilizzabili praticamente da 0 a 12-14 anni.
Vi sono poi varie ditte che producono sedili per adulti con esigenze particolari (conformati, più avvolgenti, con spinte laterali, con diversi tipi di poggiatesta, completamente reclinabili ecc.); tali sedili prevedono generalmente l’uso di cinture di sicurezza più sofisticate (a quattro punti).
Sia i normali sedili di serie che questi ultimi più particolari possono usufruire di sistemi che ne permettono la fuoriuscita dalla vettura e l’abbassamento a livello della carrozzina, per facilitare l’ingresso in auto del passeggero con disabilità. Alcuni di questi sedili sono trasformabili in carrozzina manuale o elettrica.
Per quanto poi riguarda le cinture di sicurezza, gli airbag e altri accorgimenti, essi andrebbero attentamente verificati: le cinture, in particolare, dovrebbero essere costruite in modo da esercitare la loro funzione distribuendo la compressione in zone più ampie possibili e adeguatamente protette.
Nel malaugurato caso, infine, che a seguito dell’incidente si richieda il trasporto al pronto soccorso del passeggero con disabilità, si può leggere cliccando qui [è la seconda parte del nostro articolo intitolato Da ricordare bene in caso di ricovero, N.d.R.], un promemoria di quanto sarebbe utile avere con sé.
Senza mai dimenticare, tuttavia, che la prudenza e il senso di responsabilità del guidatore sono i principali deterrenti ad ogni tipo di incidente stradale.
*Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).
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