Venti a favore delle donne: percorsi di libertà per donne che subiscono violenza: si chiama così un progetto ideato e coordinato dall’Associazione Thamaia–Centro Antiviolenza di Catania, con il supporto di sedici tra partner istituzionali e della società civile, e il contributo della Fondazione Con il Sud.
Il progetto ha preso avvio nell’aprile 2023 e dovrebbe concludersi a marzo 2026. Anna Agosta, presidente dell’Associazione Thamaia, in occasione della presentazione pubblica dello stesso, ha spiegato che la sua finalità è quella di «contrastare la violenza maschile sulle donne con un approccio sistemico, intervenendo con azioni mirate su più fronti. Dal potenziamento del Centro Antiviolenza alla riattivazione di Sportelli d’ascolto territoriali, dalla formazione per operatrici e operatori all’implementazione della Rete antiviolenza, e poi prevenzione nelle scuole e sensibilizzazione per superare gli stereotipi e linguaggi sessisti ancora presenti nei media. Le attività saranno realizzate a Catania, Adrano, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Paternò, e prevedono anche l’accoglienza per donne migranti, donne con disabilità e donne in gravidanza che hanno subito o subiscono violenza».
Un’iniziativa apprezzabile della quale abbiamo già avuto modo di occuparci anche su queste pagine, perché, come accennato da Agosta, una parte del progetto prevede interventi finalizzati ad accogliere le donne con disabilità e, in particolare, grazie al partenariato con l’UICI di Catania (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), è prevista la realizzazione di un nuovo sportello e di un apposito tavolo tecnico deputato a trattare questi aspetti.
È in tale cornice che il prossimo 9 maggio prenderà il via il corso di formazione online per operatori e operatrici della Rete Antiviolenza della Città Metropolitana di Catania, dal titolo La violenza maschile sulle donne con disabilità, che si articolerà su sei incontri, prevedendo interventi sia di carattere teorico che di carattere operativo.
Questi i temi sviluppati tra maggio e giugno: La violenza maschile sulle donne: dimensione del fenomeno e risposta delle istituzioni, a cura della già menzionata Anna Agosta; Forme, dinamiche, conseguenze della violenza maschile sulle donne, a cura di Vita Salvo e Carmen Bosco, anch’esse dell’Associazione Thamaia; Donne con disabilità, quadro teorico di riferimento, a cura di chi scrive, Simona Lancioni, in qualità di responsabile del Centro Informare un’h di Peccioli (Pisa); Progettazione universale, accessibilità e inclusione, a cura di Piera Nobili, presidente di CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità); Violenza maschile sulle donne con disabilità, esperienza e prassi di accoglienza della Cooperativa Be Free, a cura di Oria Gargano, presidente della Cooperativa Be Free; L’accesso alla giustizia delle donne con disabilità vittime di violenza e strumenti normativi dalla Legge 119/2013 alla Legge 69/2019 c.d. “Codice Rosso”. Discussione su un caso pratico, a cura di Carla Quinto, anch’ella della Cooperativa Be Free; Donne con disabilità e multidiscriminazione e Possibili criticità e buone prassi nella presa in carico delle donne con disabilità che subiscono violenza o multidiscriminazione: sono questi, infine, i due temi che verranno sviluppati da Maria Cristina Pesci dello Sportello Chiama chiAMA di Bologna. (Simona Lancioni)
Ringraziamo Simonetta Cormaci per la segnalazione.
Tutti gli incontri si svolgeranno sulla piattaforma Zoom (registrazione obbligatoria e un massimo di 60 partecipanti). Il programma completo del corso di formazione è disponibile a questo link. Per ulteriori informazioni: centroantiviolenza@thamaia.org.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione. Per approfondire ulteriormente i temi qui trattati, segnaliamo, sempre nel sito di Informare un’h, le Sezioni dedicata alla Violenza nei confronti delle donne con disabilità e, più in generale, a Donne con disabilità.
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