«Ci sono due domande che riceviamo quotidianamente – dicono dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità -, che sono: “Cosa ha mai fatto l’Unione Europea per me?” e “Perché dovrei votare alle elezioni europee?”. Ebbene, le risposte sono semplici: perché l’Unione Europea ha fatto più di quanto si pensi per le persone con disabilità e, in secondo luogo, per poter fare sempre di più».
«L’Unione Europea – aggiungono dal Forum – ha un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità. Non solo approva leggi e iniziative generalmente più avanzate, per i diritti delle persone con disabilità, rispetto a quelle degli Stati Nazionali, ma indirizza anche i finanziamenti per sostenere gli Stati stessi, ciò che è vero anche per i Paesi più ricchi, nonostante alcuni esponenti politici affermino di spendere nell’Unione più di quanto ottengano».
L’EDF, dunque, propone una serie di buone ragioni (enumerate a questo link), una sorta di decalogo per cui una persona con disabilità dovrebbe andare a votare alle prossime elezioni europee che si svolgeranno dal 6 al 9 giugno, a seconda del Paese, riguardanti di volta in volta l’accessibilità, la mobilità, la salute e la tutela, di cui l’ultimo punto appare forse come quello più significativo dal punto di vista simbolico: «Perché insieme possiamo combattere meglio!». Con un’importante postilla, ossia che ci sono ancora nell’Unione Europea, circa 400.000 persone con disabilità che vorrebbero votare, ma per varie ragioni non possono farlo. E anche per questo chi invece può farlo senza problemi, dovrebbe utilizzare il proprio voto per far sì che in futuro questo inderogabile diritto venga rispettato nei confronti di tutte le persone con disabilità. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: André Felix (Ufficio Comunicazione EDF), andre.felix@edf-feph.org.
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