«Dopo sette anni di meritevole impegno, cesserà improvvisamente con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 l’organizzazione e l’erogazione del Servizio di Assistenza alla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) per gli alunni/alunne delle scuole di ogni grado di tutti i Comuni del Lazio, gettando nello sconforto oltre duemila ragazzi, famiglie e loro Associazioni»: a denunciarlo in una nota è la FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), aggiungendo che «la Regione Lazio sta evitando il confronto con le Associazioni di persone con disabilità e con la nostra Federazione, ma anche con i Comuni e le scuole del Lazio che ad oggi ignorano completamente il grave pericolo incombente, non avendo ricevuto nessuna comunicazione specifica. Nessuna comunicazione ufficiale alle scuole, alle famiglie, all’opinione pubblica vi è stata infatti da parte degli Uffici della Regione o dall’Assessorato competente».
«Il Servizio Assistenziale Educativo CAA – sottolineano dalla Federazione – risulta ineludibile e la sua interruzione colpirebbe gravemente gli alunni certificati con alcune sindromi rare e non, con disabilità comunicativa nella produzione e comprensione del linguaggio. L’unico segnale prodotto dalla Regione si è avuto in pochissime righe, con la Determinazione n. G07784 del 6 giugno 2023, quando ha adottato le Linee di indirizzo per la realizzazione dell’integrazione scolastica, anche attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), […] per l’anno scolastico 2023-2024, in cui veniva specificato che “le assegnazioni di intervento di CAA effettuate nell’anno scolastico 2023/2024 non daranno luogo a riconferma nei successivi anni scolastici”, in quanto è onere dei Comuni garantire l’assistenza per l’autonomia e alla comunicazione personale ai bambini dei nidi e della scuola dell’infanzia, e agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado».
«La Regione Lazio – concludono dalla FISH Lazio – ha inteso quindi svincolarsi da tutte le competenze che meritoriamente si era assunta, come nessun’altra Regione, dal 2017, per la predisposizione e il finanziamento degli interventi di Assistenza CAA. È necessario pertanto che la Regione stessa si assuma immediatamente una responsabilità e un’iniziativa politica istituzionale e interistituzionale, per programmare accordi atti a definire un percorso capace di garantire, fin dalla riapertura delle scuole, l’avvio dei servizi di assistenza scolastica CAA e di confrontarsi preventivamente con le organizzazioni rappresentative». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishlazio.it.
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