«Voglio vederti danzare/ Come le zingare del deserto/ Con candelabri in testa/ O come le balinesi nei giorni di festa […]. E gira tutto intorno alla stanza mentre si danza, danza/ E gira tutto intorno alla stanza mentre si danza».
Ascoltando questa canzone di Franco Battiato, dal titolo Voglio vederti danzare (1982) – a mio parere una delle più belle nel panorama musicale italiano, perché infonde una carica incredibile – mai avrei pensato di poterci vedere una connessione con la disabilità.
Ebbene sì! Proprio alcuni giorni fa, scrollando tra i vari reels e post di Instagram, mi sono imbattuto nel profilo di una ballerina dai capelli rosso fuoco di nome “Red Fryk Hey”, detta anche solo semplicemente “Red”: oltre a colpirmi per la sua bravura ed espressività corporea, ho scoperto quanto sia interessata al tema dei diritti delle persone autistiche proprio perché ha ricevuto una diagnosi di autismo nel 2019, quando era già adulta.
Questo non è un caso isolato in realtà: molti/e persone convivono per tanti anni con una neurodivergenza senza saperlo, e questo provoca dolore e frustrazione.
Red sa bene come ci si sente! Lei stessa ne parla attivamente su IG, provando a canalizzare i suoi vissuti, le sue emozioni attraverso la danza, veicolando contenuti social con un linguaggio semplice ed efficace, affinché questo tema possa arrivare alla gente il più possibile in maniera consapevole.
È interessante, inoltre, come i suoi discorsi siano… passatemi il termine, “di ampio spettro” poiché non riguardano solo percorsi di sensibilizzazione all’autismo, ma alla diversità in generale.
In un suo reel IG, Frasi abiliste sulle persone disabili, lei stessa immagina di avere un dialogo con una persona senza disabilità che afferma: «Voi sì che avete una marcia in più, non come noi persone normali», allora Red controbatte in modo ironico dicendo: «No guarda, nessuna marcia in più, se ce l’avessi non sarei qui adesso. Andrei velocemente da un’altra parte!». E ancora: «Hai sentito di quel ragazzo Down che ha lavorato tanti anni al McDonald’s e ora è in pensione?», ma lei puntualizza così: «Ragazzo? Era un uomo e adulto! Perché le persone con disabilità le definite sempre ragazzi e ragazze anche quando sono adulte?».
E così con un piccolo video si focalizza l’attenzione sull’immaginario comune delle persone con disabilità: la percezione che tanti/e hanno di queste come supereroi, o addirittura di “eterni/e bambini/e”.
A proposito dei vari comportamenti stereotipati delle persone autistiche, in un reel viene spiegato come mai spesso esse abbiano la tendenza a girare su se stesse. E qui Battiato è come se ci avesse visto lungo quando canta: «E tutto gira intorno alla stanza, mentre si danza […]».
Red, inoltre, è molto brava a non concentrare tutti i suoi discorsi solo sulla disabilità in sé, infatti parla in modo spontaneo dei propri interessi, della danza, del suo lavoro di fotomodella, e di come tutte questi aspetti abbiano conferito un colore “rosso acceso” alla sua vita, una vita passionale e brillante.
Per concludere: secondo me, dietro al tema dell’autismo si cela sempre un grande mistero, ma Red Fryk Hey sta riuscendo ad affrontarlo con chiarezza, a ritmo di musica e danza.
E voi date ritmo e colore alle vostre vite?
Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.
Pensiero Imprudente
Dalla fine del 2022 Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa suo spazio fisso che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale sta impreziosendo le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.
Nella colonnina qui a fianco (Articoli correlati), i contributi che abbiamo finora pubblicato, nell’àmbito di Pensiero Imprudente.
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