Era il 1994, quando un gruppo di giovani volontari fondò l’Associazione Laluna a San Giovanni di Casarsa della Delizia (Pordenone), con l’intento di far sì che le persone con disabilità potessero avere una “vita buona” e una piena integrazione, tramite una serie di attività. «Laluna – sottolinea Francesco Osquino, presidente di quella che oggi è Laluna Impresa Sociale – è nata proprio dal bisogno di un gruppo di giovani di considerare le persone con disabilità al di là delle loro difficoltà e dalla necessità di trovare soluzioni al “Dopo di Noi”».
Nel 1998, quindi, si diede vita alla prima comunità alloggio in provincia di Pordenone, la Comunità Cjasaluna Paola Fabris, che oggi ospita dieci persone con disabilità. Poi l’organizzazione nel corso degli anni si è trasformata, fino a diventare un punto di riferimento sul proprio territorio per i progetti di vita a forte spinta evolutiva, con un’attenzione particolare al tema della vita indipendente.
È del 2019 l’inaugurazione del progetto Lalunanuova 2.0 e l’avvio anche del co-housing. In quello stesso anno, inoltre, in collaborazione con la Fondazione Down FVG di Pordenone, si è dato vita al progetto Sistema Abitare, un’ampia rete di appartamenti per l’autonomia abitativa. Recentemente, infine, è stato inaugurato anche il laboratorio di pasticceria secca Scur di Luna Lab, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
«Ricordo che nel 1994 c’era Celso – racconta ancora Osquino – un ragazzo con una grave disabilità, che non era autonomo in nulla e stava solo seduto in carrozzina senza potersi esprimere, ma quando noi giovani volontari suonavamo la chitarra, lui sorrideva e si muoveva a tempo. Per noi ragazzi era un’emozione riuscire ad interagire in modalità diverse con le persone con disabilità, ci siamo sempre sentiti amici, coetanei, persone che assieme volevano fare un percorso, condividendo i bisogni e le difficoltà, la più grande quella legata al “Dopo di Noi”, da dove poi sono partiti i progetti di abitare, la Comunità Cjasaluna Paola Fabris, dedicata a una volontaria scomparsa, i progetti di propedeutica all’abitare e infine le iniziative di vita autonoma,, che coronano questo percorso e permettono a persone con disabilità di vivere da sole con un minimo di supporto da parte di Laluna».
Trent’anni di impegno e di risultati importanti, dunque, che verranno festeggiati il 9 giugno con un pranzo comunitario aperto a tutti e tutte, all’interno della Fiesta di San Zuan, presso il centro comunitario parrocchiale di San Giovanni di Casarsa della Delizia (ex Area Zuccheri).
«La festa del 9 giugno – dice la volontaria Antonella Bertoia, volontaria e responsabile della festa stessa – sarà un bel momento di condivisione con la comunità, per celebrare questi trent’anni insieme a tutti gli utenti, le loro famiglie, i tantissimi volontari che ne Laluna sono come una grande famiglia». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Michela Sovrano (michela.sovrano@gmail.com).
Articoli Correlati
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Uno snodo ferroviario importante, ma sempre inaccessibile È uno snodo ferroviario tra i più importanti del Friuli Venezia Giulia, con una novantina di treni passeggeri nei giorni feriali e 700.000 passeggeri all’anno. E tuttavia, nonostante i ripetuti…
- Cadranno le barriere in quella stazione del Friuli Venezia Giulia Un gioco di squadra che ha visto tra i protagonisti l’Associazione Laluna, sempre sostenuta dalla propria Amministrazione Comunale, ha portato a un positivo risultato: la stazione di Casarsa della Delizia…