In sostanza, con questo nuovo provvedimento, vengono indicati precisi adempimenti da parte del Comune, il quale non solo ha il dovere – si legge al punto 3 – di «dare una preventiva informazione in merito all’Opera Pubblica da progettare» alla FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap) e al Centro per l’Autonomia Umbro, ma anche di garantire in tal modo «un’adeguata ed ineludibile fase partecipativa, attivando gli strumenti dell’Audit e del Collaudo Civico […] affinché si inneschi una successiva fase di confronto e partecipazione per poter così raggiungere insieme la soluzione ottimale a vantaggio di tutti i cittadini», così come già previsto da Agenda 22.
Con la formula Agenda 22 – vale la pena ricordarlo – si parla di un progetto avviato dalle associazioni di persone con disabilità riunite nella FISH Umbria, in collaborazione con il Comune ternano e l’ASL 4, per la realizzazione di azioni condivise con i diretti beneficiari nella progettazione, nell’attuazione, nel monitoraggio e nella valutazione di politiche e interventi in favore delle persone con disabilità (la prima Delibera di Giunta del Comune di Terni ad occuparsene fu la n. 316 del 1° giugno 2006, disponibile cliccando qui).
«Concretamente – dichiarano gli esponenti della FISH Umbria – avere la possibilità di conoscere e valutare per tempo i propositi progettuali e avere uno specifico referente con cui interagire, consentirà di sviluppare un confronto propositivo sui progetti in fase preliminare, evitando così disagi ai cittadini con disabilità, proteste e denunce da parte delle associazioni e tardivi, onerosi e comunque inadeguati interventi riparatori. La collaborazione, poi, andando oltre la necessaria verifica dell’effettiva rispondenza del progetto ai diritti e ai bisogni dei cittadini con disabilità e della conseguente esecuzione a regola d’arte dei lavori, consentirà di far tesoro dell’esperienza e delle competenze del movimento associativo nel definire e praticare un metodo di lavoro finalizzato alla realizzazione di un piano operativo, come già formalmente previsto, a partire dal 2006, con le Delibere relative ad Agenda 22».
«L’auspicio delle persone con disabilità e delle associazioni – concludono i rappresentanti della FISH – è che anche la nuova Giunta uscita dalle recenti elezioni amministrative confermi la chiusura di una lunga fase di definizione delle decisioni politiche e tecniche, necessarie a garantire il riconoscimento di diritti fondamentali, e si voglia procedere alla concreta realizzazione di azioni e interventi tangibili, in grado di rendere effettivamente esigibile il diritto all’accessibilità dei cittadini con disabilità. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), c/o Centro per l’Autonomia Umbro, tel. 0744 274659, info@cpaonline.it.
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- Il quarto ponte di Venezia Ripercorriamo passo dopo passo la tormentata vicenda del nuovo ponte sul Canal Grande di Venezia, progettato dal celebre architetto spagnolo Santiago Calatrava. Già nel 2002, «DM», il giornale della UILDM…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…