Per la Campania lo aveva segnalato nei giorni scorsi anche sulle nostre pagine la FISH Regionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ora il medesimo problema emerge in tutta la sua evidenza anche per quanto riguarda la Sicilia, come denuncia con forza l’ANFFAS Regionale (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo).
Si tratta delle misure di accompagnamento alla fuoriuscita dal nucleo familiare e, soprattutto, delle soluzioni alloggiative avviate in questi anni tramite il fondo nazionale istituito dalla Legge 112/16, la cosiddetta “Legge per il Durante e Dopo di Noi”, grazie alle quali numerose persone con disabilità grave prive del sostegno familiare hanno potuto avviare stabili percorsi di vita autonoma all’interno di una normale abitazione con tutti i supporti e sostegni a ciò necessari. Ebbene, tali percorsi vengono ora bloccati a causa dell’indisponibilità delle risorse statali, dovuta ai ritardi nelle rendicontazioni da parte dei Distretti della Regione.
«Non ammettiamo – dichiara Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia – che nella nostra Regione il “Dopo di Noi” possa avere questo epilogo infausto. Avevamo infatti lanciato l’allarme molte settimane fa ed è inaccettabile essere arrivati a questo punto. Come Associazione di famiglie stiamo, comunque, garantendo con nostre risorse alle persone con disabilità di rimanere nelle soluzioni avviate con la Legge 112/16, persone che ormai sono le loro case, nell’attesa che si sblocchi la situazione. Ma non è questo il “Dopo di Noi” che meritano le persone con disabilità siciliane».
«Non ci fermeremo, quindi – conclude – finché non avremo ottenuto dalla Regione Sicilia e dai Distretti la garanzia sulla continuità degli interventi e gli adempimenti necessari a sbloccare le risorse statali. Allo stesso tempo, come abbiamo già fatto, sostenuti anche dall’ANFFAS Nazionale, ci appelliamo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali affinché intervenga urgentemente per indicare alla Regione Sicilia come risolvere questa assurda situazione che la Regione stessa ha determinato». (S.B.)
A questo link è disponibile un testo diffuso dall’ANFFAS Sicilia che approfondisce ampiamente la questione denunciata. Per ulteriori informazioni: info@anffasicilia.net.
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