Sono già passati dieci anni da quando nel 2014 avevamo dato notizia della laurea triennale in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all’Università di Pisa ottenuta da Luca Razzauti, che Fabio Sesti, nel nostro articolo di allora, aveva definito come «un “diversamente comunicante” che ha avuto accesso ai gradini formali del sapere».
Luca, infatti, è un giovane con la sindrome dell’X fragile, condizione genetica ereditaria che causa disabilità cognitiva, problemi di apprendimento e relazionali, ma che mantiene nelle persone anche numerose potenzialità le quali, seppure declinate di volta in volta in maniera diversa, possono consentire agganci importanti e progettare percorsi di sostegno a un pieno e positivo sviluppo della persona.
Da quella laurea del 2014 è arrivata una Comunicazione Magistrale in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo, e ora, nei giorni scorsi, il Titolo Magistrale in Storia dell’Arte, conseguito con il massimo dei voti, 110 e lode, presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere sempre dell’Università di Pisa, discutendo la tesi intitolata L’esperienza di un incontro fecondo, il mito di Ulisse e Circe nell’arte figurativa e nel cinema.
«Sono veramente appagato e contento per aver raggiunto questo nuovo obiettivo – ha commentato Luca – e sono grato all’Università di Pisa per avermi accolto nella sua comunità come il più gradito dei suoi membri. Questo nuovo tassello della mia vita mi stimola a guardare oltre fiducioso. Auguro a tutte le persone in difficoltà di poter fare».
«Nel seguire come relatrice Luca nella sua tesi – ha commentato Sonia Maffei, docente di Storia dell’Arte (correlatore Maurizio Ambrosini, docente di Storia del Conema) – sono rimasta colpita non solo dalla sua sensibilità e originalità nell’approccio ai temi culturali, ma anche dalla sua capacità, nel confronto tra temi artistici e narrato cinematografico, a indentificare trame visive inedite e a interpretale in modo acutamente personale».
Possono essere numerose le potenzialità per le persone con la sindrome dell’X fragile, dicevamo in precedenza, ma sottolineando anche l’importanza dei percorsi di sostegno: le due chiavi fondamentali. E infatti così è stato anche per Luca Razzauti, accompagnato anche in questo suo nuovo percorso universitario dall’USID dell’Università di Pisa, l’Unità di Servizi per l’Integrazione degli Studenti con Disabilità, tramite la quale ha potuto seguire le lezioni in presenza, affiancato da un tutor durante le attività didattiche.
Un’ulteriore splendida dimostrazione, dunque, che se l’ambiente intorno fa la propria parte, la disabilità diventa solo una caratteristica come altre e anzi si può arrivare alla laurea… o meglio, alle lauree! (S.B.)
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