“Vite parallele”: tre storie di vita reale con l’autismo

di Elena Gabardi*
Grande partecipazione ed emozione, nell’auditorium del Liceo Russell di Cles (Trento), per la proiezione in anteprima di “Vite parallele”, docufilm diretto da Herman Zadra che esplora il mondo complesso dei disturbi dello spettro autistico, svelando la cruda realtà di migliaia di persone in Trentino e in Italia, attraverso tre storie ispirate a fatti veri, accompagnate dalla voce narrante di una ragazzina che l’autismo ce l’ha in casa, per arrivare a un finale dolce e amaro allo stesso tempo, ma anche di speranza per il futuro
"Vite parallele", Cles, maggio 2024
Un momento della serata di Cles (Trento), dedicata all’anteprima del docufilm “Vite parallele”

È stata emozionante l’anteprima di Vite parallele nell’auditorium del Liceo Russell di Cles (Trento). Il docufilm del regista Herman Zadra esplora il mondo complesso e sconosciuto ai più dei disturbi dello spettro autistico, portando sul grande schermo spaccati di vita reale: “vite parallele” alle nostre, che ci scorrono accanto senza che quasi ce ne accorgiamo, segnate da grandi difficoltà che è difficile immaginare. Un film che svela la cruda realtà di migliaia di persone in Trentino e in Italia, attraverso tre storie ispirate a fatti veri e ci accompagna con la voce narrante di una ragazzina, che l’autismo ce l’ha in casa, verso un finale dolce e amaro allo stesso tempo, ma di speranza per il futuro.

A fare gli onori di casa è stata la dirigente del Russell Teresa Periti, che ha sottolineato il valore sociale e al tempo stesso didattico per studenti e studentesse che hanno partecipato al film e sperimentato quanto la scuola e loro stessi possano essere decisivi per rendere più inclusiva la società in cui viviamo.
Presente a tutta la proiezione anche l’assessora all’Istruzione e alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento Francesca Gerosa, che ha dichiarato: «Ringrazio la scuola che con volontà si è aperta a questo bellissimo e importante progetto. Qui si vedono passione e cuore nel trasmettere un messaggio che è arrivato forte e chiaro. La Provincia Autonoma di Trento ha già iniziato un percorso importante collegato al tema dell’inclusione e sarà una delle priorità di questa legislatura. Ringraziamo il cavalier Coletti [presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo, N.d.R.], perché sappiamo quanto fa per la nostra comunità. Nel territorio c’è la componente pubblica che sostiene i progetti, ma sappiamo che c’è un mondo privato senza il quale nulla sarebbe possibile, lo ringraziamo per essere al nostro fianco».

Lunghi applausi e tanti occhi lucidi quando le luci si sono riaccese: complimenti a tutti gli attori, anche con autismo, tra cui il co-sceneggiatore Gianluca Danieli, che ha saputo trasmettere l’esperienza di chi l’autismo lo vive in prima persona.
Soddisfatto il regista Herman Zadra: «È stato un anno e mezzo di lavoro intenso, ma da subito abbiamo percepito l’entusiasmo che ci girava intorno. Fin da quando abbiamo cominciato le prime riprese abbiamo subito detto “questo è un progetto che viene capito dai ragazzi”, che è la speranza più bella, perché sono loro il futuro, sono loro che si faranno poi ambasciatori di questo messaggio di un futuro possibile. Comprendere il potenziale che hanno queste persone e valorizzarlo è una delle chiavi di lettura di questo film. Pur tenendo conto della variabilità dei casi, anche più gravi, abbiamo raccontato un futuro possibile in cui queste persone non sono rinchiuse, ma vanno inserite nel mondo del lavoro con possibilità diverse a diversi livelli. Ringrazio tutti quanti ci hanno aiutato in tanti modi diversi: la Fondazione Trentina per l’Autismo, le aziende Revo e Gruppo Sovecar e i loro titolari che si sono anche prestati come attori, la Social IT, il Liceo Russell di Cles, l’istituto Comprensivo di Villa Lagarina e la Scuola Artigianelli di Trento; la RAI di Trento, che ha creduto nel progetto e ha realizzato un telegiornale per noi da inserire nel film».

Emozionato anche Giovanni Coletti, presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo, che ha finanziato la realizzazione del progetto: «Un film dal forte impatto emotivo, che racconta la realtà delle cose. Nel mondo i casi di autismo sono in aumento, non perché ci sia un’epidemia, l’autismo non è una malattia, sono le diagnosi che sono migliorate. Speriamo di portare in tutte le scuole questo film per aumentare la consapevolezza sull’autismo anche nel mondo scolastico dove ci sono gli adulti di domani, per loro e con loro vogliamo creare una società più inclusiva in cui ci sia un posto anche per le persone con autismo».

In chiusura l’assessora Gerosa ha dichiarato che porterà il film alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Vite parallele
Ispirato a storie reali, il docufilm narra le vicende di tre famiglie con figli con autismo, famiglie diverse, le cui vicende si incroceranno nell’àmbito di nuove opportunità che coinvolgono i loro ragazzi: è  un docufilm diretto da Herman Zadra, co-sceneggiato con Gianluca Danieli e con la partecipazione straordinaria del noto attore Fabio Testi, oltreché dei giovani di Casa Sebastiano, il centro specialistico dedicato ai disturbi dello spettro autistico della Fondazione Trentina per l’Autismo, e di quelli del Liceo Russell di Cles, dell’Istituto Comprensivo di Villa Lagarina e della Scuola Artigianelli di Trento.
Vite parallele è stato finanziato dalla citata Fondazione Trentina per l’Autismo, in collaborazione con numerosi enti sostenitori.

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