«Con questo progetto vogliamo promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, sostenendo le imprese che assumono persone con disabilità e valorizzando ogni singolo individuo. Grazie ad iniziative come questa, infatti, miriamo a creare opportunità di formazione, sostegno e supporto per favorire l’inserimento lavorativo e l’autonomia economica delle persone con disabilità, perché vedere l’inserimento lavorativo come un’opportunità di crescita per l’azienda, sia nel contesto lavorativo che come crescita economica, parte da un cambiamento culturale importante che inverte il paradigma e va oltre l’ottemperanza ad un obbligo di legge»: lo ha detto Simona Tironi, assessora all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Lombardia, nel corso di un recente incontro a Milano, promosso dalla Regione Lombardia, da Unioncamere Lombardia e da Sistema Inclusione (se ne legga anche la nostra presentazione), centrato sul bando Modello lavoro inclusivo nelle imprese lombarde, che prevede uno stanziamento di 2 milioni di euro da parte della Regione Lombardia, per sostenere le imprese della propria Regione nell’implementazione dei princìpi di inclusione della disabilità, conformemente alla Prassi di Riferimento UNI/PdR 159:2024 (Lavoro inclusivo delle persone con disabilità – Indirizzi operativi) (su quest’ultima si legga anche, sempre sulle nostre pagine, l’approfondimento di Daniele Regolo, che ha partecipato a propria volta all’incontro di Milano).
Le imprese, dunque, che aderiranno al bando riceveranno un supporto finanziario per mettere in pratica le indicazioni descritte nella citata Prassi di Riferimento UNI/PdR 159:2024 all’interno della propria organizzazione, agendo sugli elementi ritenuti indispensabili, tra i quali l’adeguatezza delle postazioni di lavoro, l’assenza di barriere architettoniche, senso-percettive e digitali e la collaborazione con gli Enti Territoriali per l’inserimento lavorativo, ma anche la gestione flessibile dell’orario e dei ritmi di lavoro, la presenza nell’organizzazione di un piano strategico di inclusione, la definizione di momenti di condivisione e la presenza di figure specializzate come il disability manager o il diversity manager. (S.B.)
Per saperne di più e per accedere al bando, fare riferimento a questo link. Per ulteriori informazioni: Francesca Bellini (francesca.bellini@disclosers.it).
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