Le persone con disabilità motoria di Firenze hanno fatto appello nei giorni scorsi all’Amministrazione Comunale affinché vengano ripensate le pedonalizzazioni di Piazza del Duomo e Piazza della Signoria.
La pedonalizzazione delle piazze fiorentine, infatti, ha costituito una vera e propria rivoluzione, sia a livello culturale che ambientale. Ma come ogni rosa che si rispetti, anch’essa ha avuto le sue “spine”. Le persone con disabilità, infatti, lamentano ad esempio l’impossibilità di accedere a Palazzo Vecchio – dove hanno sede anche Comune e Anagrafe – alla Cattedrale del Duomo e a tutti quei luoghi situati all’interno delle aree pedonalizzate.
«La Polizia Municipale – hanno dichiarato in molti – nonostante le nostre condizioni di disabilità, non ci fa accedere all’area pedonalizzata e se vogliamo raggiungere alcuni luoghi, dobbiamo andarci senza auto. Questo, per molti, è impossibile, perché una persona in carrozzina non è in grado di muoversi autonomamente nelle due piazze a causa di una pavimentazione accidentata e, nel caso dei parcheggi vicino a Piazza della Signoria, in pendenza».
Eppure nell’area pedonalizzata non è così inusuale vedere passare un taxi chiamato da un albergo, qualche veicolo speciale e le auto delle forze dell’ordine. «Ma la macchina per noi non è un optional – spiegano le persone che protestano – bensì un ausilio per poter arrivare a luoghi difficilmente accessibili».
Da dire per altro che dopo un incontro con l’Amministrazione Comunale fiorentina, il sindaco Matteo Renzi si è impegnato a risolvere la questione e a trovare delle soluzioni per le persone con disabilità gravi entro i primi giorni di dicembre.
*Testo pubblicato da «Redattore Sociale», con il titolo di Firenze, disabili in rivolta: “Il Duomo pedonalizzato per noi è inaccessibile, e qui ripreso, con adattamenti, per gentile concessione.
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