«Ancora una volta, purtroppo, siamo costretti a denunciare un’altra spiacevole situazione nella quale le persone con disabilità non sono state per nulla prese in considerazione, al momento di progettare nuovi servizi».
Inizia così un comunicato diffuso dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino che in questo caso intende mettere “sul banco degli imputati”, la risalita meccanizzata al Castello di Rivoli. «Si tratta infatti – scrivono gli esponenti della Consulta – di una scala mobile totalmente inaccessibile a chi è in sedia a rotelle e l’aspetto più paradossale è che il Castello di Rivoli è invece completamente fruibile».
A effettuare un sopralluogo il 2 dicembre scorso era stato lo stesso presidente della CPD Paolo Osiride Ferrero che tuttavia, essendo la struttura ancora in costruzione, non era riuscito ad accedere al cantiere. Visionando però il progetto, egli aveva potuto ugualmente constatare la verità.
L’organizzazione torinese, dunque, con una lettera inviata alla presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, al sindaco di Rivoli Franco Dessì, al prefetto di Torino Paolo Padoin e ai capigruppo del Consiglio Regionale, ha chiesto l’immediata interruzione dei lavori in attesa dell’adeguamento e la sospensione dell’erogazione dei finanziamenti, ricordando a tal proposito che la cifra di 1.700.000 euro inizialmente prevista è già stata ampiamente superata.
E del resto anche qualora il progetto venisse modificato, scegliendo ad esempio di realizzare un tapis roulant al posto della scala mobile, si dovrebbe comunque tenere conto che la larghezza dovrà essere adeguata per le carrozzine.
«La CPD e le migliaia di persone in difficoltà da essa rappresentate – si conclude il comunicato – rimangono quindi in attesa di una risposta da parte delle autorità competenti». (S.B.)
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