“Frutti perversi” di quella Sentenza del Consiglio di Stato?

La Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia e quella territoriale dell’Isontino denunciano quanto appreso dalla stampa, ossia la notizia riguardante il taglio del 50% delle ore del servizio di sostegno agli alunni/alunne con disabilità, deciso dai Sindaci dell’Ambito Basso Isontino. Di fronte dunque a quello che presumibilmente è uno dei “frutti perversi” della recente Sentenza del Consiglio di Stato 7089/24, il presidente della Consulta Brancati parla di «fatto gravissimo, in quanto motivato da carenza di fondi»

Particolare di ragazzo con mano sulla bocca e atteggiamento di ansiaLa Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia e quella territoriale dell’Isontino denunciano «con sgomento e preoccupazione» quanto appreso dalla stampa, ossia la notizia riguardante il taglio del cinquanta per cento delle ore del servizio di sostegno agli alunni/alunne con disabilità, deciso unanimemente dai Sindaci dell’Ambito Basso Isontino. Di fronte dunque a quello che presumibilmente è uno dei “frutti perversi” della recente Sentenza del Consiglio di Stato 7089/24 che ha sostanzialmente dichiarato inesistente il diritto degli studenti con disabilità all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione, il presidente della Consulta Regionale friulana Mario Brancati parla di «fatto gravissimo in quanto, anzitutto, l’attività degli educatori è essenziale per il sostegno e per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità».
«Ancora più grave – aggiunge poi – è il fatto che l’azione del Presidente dell’Ambito Basso Isontino sia motivata da carenza di fondi e che per questo verrà chiesto l’intervento della Regione. Ci si chiede quindi come mai questa verifica non sia stata fatta per tempo, a giugno, quando sarebbe stata possibile l’integrazione dei finanziamenti regionali attraverso l’assestamento di bilancio di luglio».

Sia la Consulta Regionale che quella territoriale dell’Isontino ritengono inoltre «inaccettabile non essere state coinvolte in questo processo decisionale, e il fatto di dover apprendere queste notizie dalla stampa, quando invece, come prevede la recente Legge Regionale 16/22 [“Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia”, N.d.R.], la Consulta è l’organo maggiormente rappresentativo dei bisogni e dei diritti delle persone con disabilità, e la consultazione preventiva di esso è obbligatoria».
«Sarebbe stato opportuno il coinvolgimento della Consulta da parte dell’Ambito, per un confronto preventivo – conclude pertanto Brancati -, giacché in questo modo avremmo potuto aiutare le Amministrazioni Comunali nell’interlocuzione con la Regione, in quanto abbiamo sempre trovato grande attenzione e disponibilità da parte della Giunta Regionale. Mai siamo stati messi di fronte a scelte così gravi a cose fatte. Riteniamo pertanto estremamente sbagliata e preoccupante questa esclusione e la decisione presa, che respingiamo in modo deciso: chiederemo con urgenza un incontro con il Presidente dell’Ambito Basso Isontino, per riuscire a dare una risposta giusta ai bisogni degli studenti con disabilità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: segreteria@consultadisabili.fvg.it.

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