Linee guida per l’accessibilità di porti e marine

Nel corso di un convegno organizzato a Roma dalla senatrice Giusy Versace, sono state presentate le linee guida, redatte dalla Società Barchelettriche con la consulenza tecnica dell’architetto Valia Galdi e il patrocinio di Assonautica Italiana, nate per avviare il processo di miglioramento dell’accessibilità di porti e marine, in ottica anche di un turismo accessibile a tutti e tutte. Nel definire tali linee guida come «un grande inizio», Versace si è anche impegnata ad iniziare a lavorare in Parlamento su tale tema
Convegno organizzato da Versace su porti e marine
I partecipanti al convegno organizzato al Senato

I porti italiani sono ancora oggi un luogo non accessibile a tutti e tutte, ciò che ne limita la fruibilità da parte di un’utenza di persone con disabilità fisiche, ma anche di anziani con difficoltà a deambulare o semplicemente di mamme con bambini in carrozzina e passeggino: è partito da tale constatazione il convegno organizzato a Roma, presso Palazzo Madama, dalla senatrice Giusy Versace, già atleta paralimpica, cui hanno partecipato Antonio Bufalari, segretario nazionale di Assonautica Italiana, Michele Solari della Società Barchelettriche, Valia Galdi, esperta di accessibilità e benessere ambientale, con l’intervento in collegamento di Andrea Stella, il noto velista paralimpico, fondatore dell’Associazione Lo Spirito di Stella.
«La buona notizia – ha dichiarato in apertura dell’incontro Versace – è che oggi presentiamo le linee guida, redatte da Barchelettriche con la consulenza tecnica dell’architetto Valia Galdi e il patrocinio di Assonautica Italiana, nate per iniziare quel processo di miglioramento della situazione attuale di porti e marine, in ottica anche di un turismo accessibile a tutti e tutte. Sembra anacronistico parlare ancora di barriere architettoniche e accessibilità nel 2024, ma purtroppo questa è la realtà con la quale tutti i giorni ci confrontiamo».

«Nella stesura delle linee guida – ha spiegato dal canto suo Valia Galdi – ho messo insieme esperienza di vita da velista paralimpica e da architetto, con uno sguardo rivolto all’Universal Design e immaginandomi strutture aperte per accogliere una varietà umana più ampia possibile. Siamo partiti dallo studio di esigenze diverse per capire quale fosse la reale domanda e da qui abbiamo redatto le linee guida, cercando di definire spazi omogenei come entrare in un porto, accedere ad una biglietteria, accedere ai servizi accessori come ristoranti e bar o semplicemente camminare su una banchina. Furono un gruppo di turisti americani in carrozzina, sbarcati a Genova da una nave da crociera venticinque anni fa, ad accenderci la lampadina e farci capire che era giunto il momento di ideare spazi che fossero davvero per tutti e tutte, al passo di altre nazioni».

A conclusione dell’incontro Versace ha promesso di iniziare a lavorare anche in Parlamento su tale tema, sottolineando che «queste linee guida sono un grande inizio e adesso diventa anche compito nostro capire come poterle rafforzare ed implementare. È importante, infatti, promuovere buone prassi e sostenere progetti pilota, semplificando le procedure e prevedendo incentivi. Le linee guida saranno presto disponibili sul sito ufficiale di Assonautica Italiana». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: info@gmicomunicazione.it (Manuela Merlo).

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