Festeggia il primo compleanno lo sport in Costituzione. Nel settembre dello scorso anno, infatti, la pratica sportiva è stata inserita nella Carta Costituzionale, con il riconoscimento del suo valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico. Ma a trasformare questo principio in diritto garantito sono le oltre 120.000 organizzazioni di promozione sportiva che ogni giorno lavorano per rendere lo sport una pratica accessibile per tutti.
Le persone con disabilità che riescono ad accedere allo sport sono la metà di quelle senza limitazioni (fonte: Ambrosetti, Rapporto Osservatorio Valore Sport, 2023). Le ragioni principali di questi divari sono principalmente i costi elevati e la carenza di strutture. Crescono anche le ragioni psicologiche che spingono all’abbandono: soprattutto ansia e burnout.
A questo scenario prova a rispondere il Terzo Settore: un terzo delle organizzazioni non profit italiane si occupa di sport, grazie anche a quasi il 20% di tutti i volontari italiani. «Sebbene sia stato recentemente riconosciuto in Costituzione, oggi in Italia lo sport non è ancora davvero per tutti», dichiara Giovanni Azzone, presidente dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio). «Per questo – aggiunge – è necessario valorizzare il lavoro importantissimo delle oltre 120.000 organizzazioni del Terzo Settore che, in tutta Italia, si occupano di promozione dell’attività sportiva, coinvolgendo chi lo sport ha smesso di praticarlo o chi vorrebbe, ma non ha i mezzi o le abilità fisiche per praticarlo. Anche su questo fronte, le Fondazioni di origine bancaria sono da sempre a fianco del Terzo Settore, assicurando un costante supporto economico e progettuale, per contribuire a fare in modo che lo sport possa affermarsi come un potente volano di benessere e di socialità, per far crescere comunità davvero coese e inclusive».
Complessivamente, infatti, ogni anno le Fondazioni erogano più di un miliardo di euro in diversi settori. Il principale è il welfare a cui va oltre un terzo del totale, seguono cultura, educazione e ricerca. Il 70% di queste risorse è destinato ad organizzazioni del Terzo Settore e circa 250 milioni di euro vengono erogati proprio per lo sport inclusivo.
E sarà proprio lo sport sociale e inclusivo il protagonista della campagna #Unaltrapartita. Comunità in campo, promossa da ACRI e Assifero (Associazione Italiana Fondazioni ed Enti Filantropici), con le Fondazioni associate, in occasione della dodicesima Giornata Europea delle Fondazioni che si celebrerà il prossimo 1° ottobre.
Alla campagna partecipano le principali reti associative dello sport inclusivo: AICS (Associazione Italiana Cultura Sport), CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), Opes, Sport for Inclusion, UISP (Unione Italiana Sport per Tutti). L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio di Rai per la Sostenibilità e la mediapartnership di Rai Sport: sino al prossimo 1° ottobre, dunque, in tutta Italia verranno organizzati oltre 130 eventi, tra spettacoli, incontri e appuntamenti, che metteranno al centro lo sport per tutti. Si tratta di progetti che favoriscono l’attività sportiva di giovani e anziani, persone con disabilità, migranti, detenuti (l’elenco completo è a questo link).
Il presente servizio è già apparso in “La forza dei fragili”, blog di «Oggi», con il titolo “#UNALTRAPARTITA, dalle Fondazioni una campagna affinché lo sport sia di tutti”. Viene qui ripreso, con diverso titolo e alcuni riadattamenti dovuti al differente contenitore, per gentile concessione.
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