Niente da fare: ben quattro colonnine di emergenza della Stazione Ferroviaria di Porta Nuova a Torino – in fase avanzata di ristrutturazione – non sono accessibili alle persone che si muovono in carrozzina. I pulsanti di azionamento, infatti, sono posti a 135 centimetri di altezza, anziché a 90, come dovrebbero essere. Bene invece gli ascensori, con grandi pulsanti adatti a tutti, a 90 centimetri di altezza e pure accettabili due telefoni pubblici, dopo un recente intervento di Telecom, segnalato anche su queste pagine (se ne legga cliccando qui).
Sono questi i risultati del sopralluogo condotto qualche settimana fa dal Gruppo di Lavoro Trasversale “Una Città per Tutti”, composto da una serie di associazioni, che hanno anche documentato il tutto con alcune immagini. Nella prima qui a fianco si vede una persona con disabilità che indica appunto l’altezza di 90 centimetri, utile a garantire l’accessibilità. E risulta particolarmente ingeneroso, per la Stazione di Torino, il confronto con l’immagine successiva, ove si documenta una colonnina di emergenza della Stazione di Berlino, dotata di pulsanti a due altezze e quindi fruibile da tutti.
«Il rilievo – spiegano i componenti del Gruppo, accompagnati nella loro “ispezione” dagli architetti Betti e Rolli – riguarda una colonnina nell’atrio principale e altre tre verso i treni. Non possiamo però al momento escludere che ve ne siano delle altre». Da segnalare anche che mentre nelle Linee Guida per la Progettazione – Accessibilità nelle Stazioni – Superamento delle barriere architettoniche, importante documento prodotto nel 2000 (e aggiornato nel 2002) dalla Direzione Movimento Terminali Viaggiatori e Merci di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), in molti dispositivi si impone un’altezza dei comandi a 90 centimetri, questo non succede invece per quanto riguarda le colonnine di emergenza (slide n. 99. L’intero documento è consultabile cliccando qui).
E ancora, come rilevato dal Gruppo “Una Città per Tutti”, anche il posizionamento della colonnina qui riprodotta nella prima immagine (da questo punto di vista le altre sembrano invece corrette) risulta errato, per la vicinanza del piccolo guard-rail e della stessa vetrata, che possono impedire un agevole accostamento delle persone in carrozzina. In questo caso servirebbe una rotazione dell’oggetto di 90 gradi. Anche la variazione cromatica delle immagini e la dimensione del pulsante sono da adeguare per chi ci vede poco e usa male le mani.
Si è notato tra l’altro che uno sportello “basso”, predisposto per l’alloggiamento di pulsanti adatti a tutti, esisterebbe già e questo potrebbe quindi favorire una rapida modifica nel senso voluto.
«Dal nostro “basso” punto di vista – concludono quindi i rappresentanti di “Una Città per Tutti” – e alla luce della normativa italiana sull’accessibilità, questi dispositivi sono fuorilegge e non possono essere utilizzati nei luoghi pubblici. Da una parte, quindi, chiediamo alla Società Rete Ferroviaria Italiana di modificarli, verificando anche la stazione torinese di Porta Susa, della quale non conosciamo ancora la situazione. Dall’altra riteniamo opportuno approfittare di questo spazio concesso da Superando.it, per chiedere segnalazioni su quanto accade in altre grandi stazioni del nostro Paese, dal momento che quelle colonnine dovrebbero essere standardizzate in tutta Italia». (S.B.)
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