Si svolgerà fino al prossimo mese di dicembre il ciclo di tre incontri denominato 2004-2024. Vent’anni di amministrazione di sostegno, promosso nell’àmbito del progetto SOStengo! Azioni di valorizzazione e supporto in tema di amministratore di sostegno, iniziativa dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi della Città Metropolitana di Bologna, concretizzatasi in uno sportello informativo su questo istituto di tutela giuridica introdotto nel nostro ordinamento con la Legge 6/04.
Il ciclo di incontri è realizzato con i patrocini del Comune di Bologna e del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna, nonché in collaborazione con le Associazioni ABAS (Associazione Bolognese Amministratori di Sostegno) e ALAS (Associazione Libera degli Amministratori di Sostegno), l’organizzazione ombrello Fondazioni in rete, la Fondazione di Partecipazione Idea Vita e la Fondazione Dopo di Noi Bologna.
«L’11 ottobre 2023 si è tenuto a Bologna l’incontro Sostenere, includere, promuovere; verso i 20 anni della Legge 6/2004 istitutiva dell’amministrazione di sostegno, che ha visto la presenza, tra gli altri, del Prof. Cendon [la figura che ha promosso la Legge 6/04, N.d.R.] – dichiarano dall’organizzazione –. Partendo dagli spunti emersi durante il convegno, ci siamo posti l’obiettivo di realizzare nel 2024 un ciclo di tre incontri in cui analizzare la Legge 6/04 da differenti prospettive, prendendo in considerazione i punti di vista dei diversi soggetti coinvolti: il beneficiario, l’amministratore di sostegno, i servizi territoriali».
Tutti gli incontri si svolgeranno di pomeriggio (dalle 15) nella Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi (Via Zamboni, 13), a Bologna.
In particolare lunedì 21 ottobre si terrà l’evento intitolato Il beneficiario. Amministrazione di sostegno: un abito cucito su misura, mentre lunedì 4 novembre verrà sviluppato il tema: L’amministratore di sostegno. Amministratori di sostegno: costruire il futuro dell’adulto fragile; infine, lunedì 2 dicembre l’incontro tratterà il tema I Servizi territoriali. La rete: i servizi territoriali per gli amministratori di sostegno.
A questo punto, senza volere sminuire l’iniziativa, sembra che su una ventina di interventi complessivi l’unico preposto a dare voce al cosiddetto “beneficiario” sia quello di Andrea Morniroli del Forum Disuguaglianze Diversità il quale, all’incontro del 21 ottobre, dovrebbe esporre l’intervento dal titolo Fragili, a chi? Le persone vulnerabili tra disagio, capacità, aspirazioni. Infatti, gli altri due interventi previsti per la giornata dedicata al “beneficiario” sono affidati a una Giudice Tutelare e a una figura politica.
Questa scelta suscita due riflessioni. La prima riguarda le terribili vicende di abusi e violenze commesse nell’applicazione della norma sull’amministrazione di sostegno che il centro toscano Informare un’h sta portando avanti da qualche anno (se ne legga nella sezione presente nel sito del Centro dedicata al tema della Tutela giuridica). Come possono emergere tali criticità se la voce dei “beneficiari” ha così poco spazio?
L’altra considerazione riguarda l’uso dello slogan Fragili, a chi? nel titolo dell’intervento di Morniroli. Quello slogan corrisponde in realtà al nome della campagna di sensibilizzazione lanciata nello scorso mese di maggio dall’Associazione Diritti alla Follia, per promuovere la sottoscrizione della Proposta di Legge di iniziativa popolare per l’abolizione dell’interdizione e dell’inabilitazione e per la riforma dell’amministrazione di sostegno (la pagina web dedicata alla campagna di sensibilizzazione è disponibile a questo link, mentre il testo integrale della Proposta di Legge si trova a quest’altro link). Abbiamo chiesto all’Associazione Diritti alla Follia se conoscesse Andrea Morniroli, ma affermano di non saperne niente.
Se l’organizzazione del ciclo di incontri attribuisce così poco spazio a chi in decine di migliaia di casi l’amministrazione di sostegno finisce per subirla, e l’unico intervento che dovrebbe accendere un faro sugli abusi e le violenze commesse nell’applicazione di tale Istituto – per le quali il nostro Paese, nel 2016, è già stato richiamato anche dal Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (le Osservazioni del Comitato ONU sono disponibili a questo link) –, è quello di chi prende in prestito uno slogan senza confrontarsi con chi lo ha ideato, francamente c’è da rimanere perplessi. (Simona Lancioni)
Ringraziamo Bruna Bellotti per la segnalazione.
A questo link è disponibile il programma dettagliato del ciclo di incontri di cui si parla nel presente testo, per il quale stato richiesto il riconoscimento dei crediti formativi OASER (Ordine degli Assistenti Sociali dell’Emilia-Romagna). L’iscrizione è libera e può essere effettuata compilando il modulo online disponibile a questo link. Per ulteriori informazioni: sostengo@cittametropolitana.bo.it.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minime modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.
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