Non bastassero le nuove visite, la sede dell’INPS è anche inaccessibile!

Accade a Napoli, dove per numerosi cittadini con disabilità le visite di accertamento delle condizioni sanitarie diventano un vero e proprio "test di sopravvivenza", tra barriere architettoniche e una servante attesa di ore. Lo denuncia la Lega per i Diritti degli handicappati del capoluogo partenopeo

La sede dell'INPS di Via Galileo Ferraris a Napoli«Le numerose persone con disabilità napoletane convocate a visita medica, per la verifica delle loro condizioni sanitarie, presso la sede dell’INPS di Via Galileo Ferraris, oltre ai nuovi e assai discutibili criteri di revisione dell’ente previdenziale, devono affrontare ulteriori grossi problemi».
La denuncia proviene da Federico Minutillo, presidente della Lega per i Diritti degli Handicappati di Napoli, che entra poi nel dettaglio di tali problemi.

«Nei pressi dell’edificio di Via Galileo Ferraris – spiega Minutillo – non esiste un parcheggio per le auto. Inoltre l’entrata principale del Centro Medico Legale risulta inaccessibile a chi non può alzarsi dalla propria carrozzina, che perciò non può utilizzare la sedia del servoscala, messo lì  per superare i gradini dell’entrata. Al malcapitato disabile non resta quindi che dirigersi all’accesso secondario ubicato in Corso Arnaldo Lucci; sennonché là ci si imbatte in un cancello d’ingresso non custodito, permanentemente ostruito da motorini e altri veicoli in sosta selvaggia, che obbligano la persona in carrozzina a una faticosa e pericolosa gimcana, per accedere all’ascensore che conduce alla sala d’aspetto per le visite mediche».

«Lì giunto dopo questa autentica odissea – conclude il presidente della Lega per i Diritti degli Handicappati – il cittadino con disabilità è costretto, a causa del gran numero dei convocati in una sola giornata, a una snervante attesa di ore per essere sottoposto a un esame medico i cui criteri assai discutibili hanno già penalizzato con somma ingiustizia autentici gravi invalidi».
Non certo un bel modo, dunque, per “stanare i falsi invalidi”, bensì un vero e proprio “test di sopravvivenza” per quelli veri! (S.B.)

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