Sciopero sì (magari con preavviso), ma anche autobus più puliti e controllati

di Luigia Raffaeli*
Senza preavviso e senza rendere disponibili i cosiddetti "orari di garanzia", la Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli entra in sciopero, per il mancato arrivo dei fondi attesi dalla Regione Campania. Una protesta senz'altro comprensibile - spiega una donna non vedente, titolare di abbonamento, che per lavoro utilizza tutti i giorni l'autobus, insieme al suo cane guida - da parte di lavoratori che chiedono rispetto. «Ma anche noi - aggiunge - Cittadini viaggiatori e titolari di abbonamento, vorremmo autobus più puliti e un po' più controllati, mentre oggi sono una vera e propria "baraonda", sporchi, affollati e con il posto riservato alle persone con disabilità raramente raggiungibile»

Autobus affollatoIl 21 e 22 marzo scorsi la Compagnia Trasporti Pubblici (CTP) di Napoli ha interrotto il servizio, non facendo uscire gli autobus dai propri depositi per il mancato arrivo dei fondi attesi dalla Regione Campania e ha comunicato che la protesta sarebbe continuata anche il 23. Questo senza rispettare né i dieci giorni di preavviso dello sciopero e nemmeno rendendo disponibili i cosiddetti “orari di garanzia”. Nella nota diffusa dalla CTP si scriveva testualmente:  «Si avvisa la clientela che dal 21 marzo 2011 è in atto una agitazione del personale CTP, contro i tagli dei fondi previsti per il TPL [Trasporto Pubblico Locale, N.d.R.], con blocco dei depositi aziendali di Teverola, Arzano e Pozzuoli. Ne consegue la soppressione del servizio ivi prestato».

Posso certamente capire le motivazioni di questa iniziativa di protesta, però credo anche che si dovessero rispettare gli orari di garanzia e avvisare le testate giornalistiche e i telegiornali regionali, in modo che anche noi Cittadini potessimo eventualmente affiancarci a loro.
Anch’io, del resto, avrei le mie ragioni da esporre. Sono infatti una persona non vedente e mi reco tutti i giorni con i bus della CTP M22N, C2N e A3N al lavoro presso il Tribunale di Casoria, accompagnata dal mio cane guida. Ebbene, le vetture sono sempre sporchissime, spesso con persone ubriache che ci vomitano dentro e inoltre, per accedere al posto riservato alle persone con disabilità, vi è una continua “lotta quotidiana”: trasportini di venditori ambulanti, carrelli, borsoni e nessun aiuto nemmeno da parte del conducente.
Vorrei dire dunque ai lavoratori della CPT – i quali giustamente pretendono rispetto – che anche noi, Cittadini viaggiatori, titolari di abbonamento, vorremmo autobus puliti e un po’ più controllati. In tal senso, non potendo filmare quello che succede, in quanto non vedente, chiederei anche alle agenzie di stampa e ai telegiornali – che dovrebbero essere un servizio pubblico – di realizzare un’inchiesta giornalistica, passando una giornata nella “baraonda” dei mezzi pubblici di Napoli.

Anche oggi, poi [23 marzo, N.d.R.], la CTP mi ha comunicato telefonicamente che lo sciopero sarebbe proseguito e che se il giorno successivo, nel corso di una riunione con la Regione Campania, non fossero state soddisfatte le loro richieste, si sarebbero regolati di conseguenza. Una situazione, quindi, tutt’altro che risolta.
Segnalo infine che ho telefonato sia all’Assessorato dei Trasporti della Regione Campania che della Provincia di Napoli, lamentandomi dell’accaduto e chiedendo loro di denunciare la CTP per omissione di pubblico servizio. Mi hanno risposto di farlo direttamente io!…

*Componente della Commissione Nazionale Cani Guida dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e della Commissione Orientamento e Mobilità di Napoli per la medesima Associazione.

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