«Sentivo crescere una voragine dentro di me, ma evitavo di guardarla per paura di scoprire quanto fosse profonda. Oggi, anche se ho quasi paura di scriverlo, sono di nuovo felice. La voragine è ormai piena di gioia, luce e amore»: lo scrive Diego Gastaldi nel libro di recente uscita Ho ricominciato a sorridermi (Piemme, 2024), ove racconta il suo viaggio incominciato dopo la lesione midollare causata a 27 anni da un’incidente d’auto, passando dalla fase dei rimpianti, per tutti i progetti prima rimandati, e proseguendo con la fase della rabbia e della rimozione.
Divenuto infatti atleta paralimpico, vincitore tra l’altro di due medaglie di bronzo ai Campionati Europei di atletica, Gastaldi si rende conto che la competizione è un altro modo per mettere la testa sotto la sabbia. Il viaggio diventa allora il suo modo per sfidare se stesso e mettersi alla prova, ciò che lo porterà anche a diventare documentarista e collaboratore della trasmissione televisiva Kilimangiaro.
«Ma dopo l’ennesima crisi profonda – come si legge nella presentazione editoriale -, è l’incontro con un monaco ad aprirgli un nuovo orizzonte che dà inizio alla fase della rinascita, in cui Diego impara ad accettare i suoi limiti e a usare ogni energia per migliorare la sua vita e un pezzo alla volta riconquistare la libertà, l’indipendenza e l’amore per se stesso». (S.B.)
Diego Gastaldi, Ho ricominciato a sorridermi, Milano, Piemme, 2024.
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