Movimento Apostolico Ciechi: “Essere pellegrini di speranza”

Associazione di fedeli laici riconosciuta dalla Chiesa cattolica e dallo Stato italiano, che opera perché nella società e nella vita ecclesiale nessuno sia escluso e le persone con disabilità vi partecipino attivamente, il MAC (Movimento Apostolico Ciechi) vivrà a Roma, dal 22 al 24 novembre, le proprie annuali “Giornate della Condivisione”, contraddistinte dal messaggio “Essere pellegrini di speranza”
Cardinale Zuppi
Il cardinale Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, parteciperà alle “Giornate della Condivisione” del MAC

Essere pellegrini di speranza: sarà questo il tema delle Giornate della Condivisione, l’annuale raduno associativo del MAC (Movimento Apostolico Ciechi), «chiamato da sempre “della Condivisione” – spiegano dall’Associazione – perché l’intento è quello di incontrarsi, mettere insieme, fraternizzare, condividere le gioie e le speranze personali, di gruppo e di tutta l’Associazione con il territorio, con la Chiesa e con quanti accolgono il nostro invito a partecipare». Sede della tre giorni sarà la Casa San Juan de Avila di Roma da venerdì 22 a domenica 24 novembre.

«Quest’anno – spiega don Alfonso Giorgio, assistente nazionale del MAC – nella prospettiva dell’imminente Celebrazione del Giubileo 2025, vogliamo capire come si può essere “pellegrini di speranza”. Ecco perché, oltre ad avere invitato chi in prima persona coltiva e alimenta la Speranza in vario modo, abbiamo chiesto al cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) di essere tra noi, perché specialmente lui, con la sua paternità e soprattutto con il suo cuore di pastore sempre attento e sensibile, ci comunichi la gioia del cammino e le modalità più profonde per alimentare la Speranza, consapevoli che, così come affermava il venerabile don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, occorre “organizzare” la Speranza, soprattutto lasciandosene contagiare. Non sarà infatti possibile nessuna organizzazione della Speranza, se non si avrà la pazienza di far sedimentare nel cuore tutti i fremiti di bene che vi abitano e che spingono a correre il “rischio di scelte coraggiose coltivate insieme”».
«Da sempre – conclude don Giorgio – il MAC considera le persone con disabilità quali soggetti attivi nella vita della Chiesa e nella società. Io credo che, per l’avvenire, il cammino da compiere sta scritto già nel nostro carisma. Si tratta appunto del “movimento”, di quell’evangelico andare insieme per essere apostoli di speranza nel mondo, soprattutto tra i più poveri ed emarginati».

«Con le Giornate della Condivisione – sottolinea dal canto suo Michelangelo Patanè, presidente del MAC – rafforziamo il nostro essere Associazione di apostolato, Chiesa in uscita per la realizzazione di comunità solidali e senza esclusi. Quest’anno rivolgeremo particolare attenzione alle problematiche delle persone che diventano disabili in età adulta e degli studenti ciechi dei Paesi più poveri del mondo».

Aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il MAC è formato da persone vedenti e non vedenti che, insieme, si rendono protagoniste di un cammino di fede, condivisione e promozione umana. Si tratta di un’Associazione di fedeli laici riconosciuta dalla Chiesa cattolica e dallo Stato italiano, che opera perché nella società e nella vita ecclesiale nessuno sia escluso e le persone con disabilità vi partecipino attivamente.
Le attività del MAC si svolgono non solo in Italia, ma anche nei Paesi più poveri del mondo, nei quali promuove progetti di cooperazione internazionale per la prevenzione della cecità, la cura delle malattie oculari e la promozione sociale e religiosa delle persone cieche. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo delle Giornate della Condivisione del MAC. Per ulteriori informazioni: comunicazione@movimentoapostolicociechi.it (Vito Amodio).

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