«Niente viaggio in treno: lei è disabile e manca l’elevatore!»: sono proprio queste le parole che si è sentita dire una ragazza torinese che si apprestava a fare un viaggio in treno da Torino a Bergamo, data l’assenza dell’elevatore per la sua carrozzina nella stazione della città lombarda.
Lei è la trentunenne Lisa, laureata in lingue e affetta da paralisi cerebrale infantile dalla nascita, che è costretta ad usare la carrozzina per lunghi spostamenti, dati i suoi problemi di equilibrio. Da quattro anni viaggia dal Piemonte alla Lombardia per incontrare il fidanzato Massy, che è affetto dalla stessa patologia e che vive nella Bergamasca.
Lisa e Massy, dunque, desiderano passare insieme il periodo delle feste di Natale e allora lei organizza il viaggio in treno da Torino a Bergamo, prenotando il biglietto con qualche settimana di anticipo. A quel punto, i funzionari di Trenitalia chiedono alla giovane se è necessario fare il cambio alla Stazione di Milano Centrale per raggiungere Bergamo e Lisa risponde di sì, perché ormai quella tratta la conosce da tempo. Dalle Ferrovie, quindi, fanno un veloce controllo e “scoprono” – anche se la cosa è risaputa da tempo – che alla stazione di Bergamo manca il carrello elevatore per fare scendere la carrozzina.
Lisa non si scoraggia, dice che può scendere anche con le sue gambe dal treno a Bergamo; è sufficiente che qualche addetto di buona volontà delle Ferrovie le porga il braccio. Nessuno, però, è disposto a prendersi la responsabilità di aiutare Lisa a scendere dal treno sulle sue gambe. E così, amara conclusione della storia, il viaggio è stato annullato e il Natale Lisa e Massy hanno dovuto passarlo separati.
“Complimenti”, quindi, a Trenitalia, per la sensibilità e la buona volontà dimostrate per l’occasione!
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