Dietrofront a Terni sulla soppressione di alcuni trasporti per i disabili

I tagli al trasporto pubblico locale, a quello scolastico e anche a quello a chiamata per le persone con disabilità, hanno infatti suscitato ampie proteste, tanto da provocare un vero e proprio dietrofront, da parte della Giunta Comunale della città umbra, motivato per altro con «un un quadro economico nazionale meno pesante per il fondo nazionale del trasporto pubblico»

Pulmino attrezzato per il trasporto delle persone con disabilitàÈ sempre caldo, a Terni, il tema dei trasporti, non solo quelli ordinari, ma anche quelli destinati alle scuole e quelli a chiamata, attrezzati specificamente per trasportare le persone con disabilità.
Oltre infatti al problema riguardante i trasporti per le persone con disabilità per i Centri Diurni [se ne legga nel sito del Centro per l’Autonomia Umbro, cliccando qui, N.d.R.], nei giorni scorsi la Giunta Comunale della città umbra ha dovuto appunto affrontare anche le contestazioni relative al taglio delle risorse per il trasporto pubblico, per quello scolastico e per quello a chiamata per le persone con disabilità.

Il problema, sollevato dai Sindacati e dagli stessi autisti, riguarda la Delibera di Giunta Comunale n. 436 del 29 dicembre scorso, concernente  la proroga per il 2012 del contratto di servizio del trasporto urbano e dell’atto da sottoscrivere con l’ATC & Partners Mobilità Società Consortile.
Nella Delibera, in sostanza, si prevede la riorganizzazione delle tre tipologie di trasporto (di linea, scolastico e a chiamata), sopprimendo alcune linee.
Tale soppressione – di cui sembra che gli stessi Consiglieri non sapessero nulla – ha causato un nuovo motivo di scontro politico, che ha costretto la maggioranza a operare una nuova marcia indietro.
E così, il 12 gennaio, l’assessore alla Mobilità Urbana Luigi Bencivenga ha annunciato – come riferito dal quotidiano «La Nazione» – che «l’atto è in parte superato da un quadro economico nazionale meno pesante per il fondo nazionale del trasporto pubblico». Ha aggiunto, però, che si procederà comunque a «una razionalizzazione delle corse scarsamente utilizzate in un clima di confronto e condivisione sia con Umbria TPL [Trasporto Pubblico Locale, N.d.R.] sia con le sigle sindacali».
Nella giornata successiva, si è tenuto poi un incontro all’Assessorato ai Trasporti, per definire le linee del nuovo contratto di servizio. Sempre il 13 gennaio, la Giunta ha deciso di convocare le organizzazioni sindacali del settore per approfondire il nuovo quadro che si è venuto a creare. (Centro per l’Autonomia Umbro)

Ricordiamo che il Centro per l’Autonomia Umbro è anche sede della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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