Le ondate di calore e le relative conseguenze sulla salute per anziani e malati cronici rappresentano uno dei principali problemi, in estate, per la situazione sanitaria di questi gruppi della popolazione.
Il riscaldamento del pianeta ha portato alla tropicalizzazione del clima in Paesi che avevano prima climi temperati e avrà altri importanti effetti tra cui la reintroduzione di malattie trasmesse da artropodi.
Il riscaldamento del pianeta ha portato alla tropicalizzazione del clima in Paesi che avevano prima climi temperati e avrà altri importanti effetti tra cui la reintroduzione di malattie trasmesse da artropodi.
Per quanto poi concerne la fisiologia della termoregolazione nell’uomo, si tratta di un fenomeno complesso, non ancora del tutto chiarito.
I mammiferi, uomo compreso, possono variare entro piccoli limiti la loro temperatura corporea. L’organismo cerca di disperdere il calore attraverso la vasodilatazione cutanea e la sudorazione. La prima non rappresenta più un meccanismo di termoregolazione utile quando la temperatura esterna supera quella interna. La seconda perde di molto la sua utilità quando l’umidità ambientale è elevata.
I mammiferi, uomo compreso, possono variare entro piccoli limiti la loro temperatura corporea. L’organismo cerca di disperdere il calore attraverso la vasodilatazione cutanea e la sudorazione. La prima non rappresenta più un meccanismo di termoregolazione utile quando la temperatura esterna supera quella interna. La seconda perde di molto la sua utilità quando l’umidità ambientale è elevata.
Disturbi legati al calore
I disturbi legati al calore sono di vario grado. La miliaria rubra è un problema molto frequente in ambiente caldo, dovuto all’ostruzione dei condotti collegati alle ghiandole sudoripare, in concomitanza della cui apertura compaiono vescichette. Ne soffrono in particolare i bambini piccoli e le persone obese.
I crampi da calore, poi, sono caratterizzati da uno spasmo doloroso della muscolatura volontaria, legato ad una perdita di sali.
E ancora, il collasso da calore è contraddistinto da una brusca caduta della pressione arteriosa che può essere accompagnata da nausea e vertigine.
E ancora, il collasso da calore è contraddistinto da una brusca caduta della pressione arteriosa che può essere accompagnata da nausea e vertigine.
Il colpo di calore, infine, è senza dubbio l’evento più grave, con rischi per la stessa vita della persona. Esso è dovuto ad uno scompenso dei meccanismi di termoregolazione e all’incapacità dell’organismo di disperdere calore.
La temperatura interna del corpo sale fino a 40-41 gradi, mentre la sudorazione diminuisce e si arresta. Compaiono cefalea, confusione mentale, fatica a respirare.
Nei casi più gravi, si possono avere insufficienza renale, collasso cardiocircolatorio, aritmie, danno cerebrale e coma.
Il primo intervento consiste nel raffreddare la temperatura del corpo con ghiaccio e acqua fredda, svestendolo di ogni indumento. Il trattamento medico dovrà monitorare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, il volume sanguigno e la funzionalità renale e cerebrale.
Nei casi più gravi, si possono avere insufficienza renale, collasso cardiocircolatorio, aritmie, danno cerebrale e coma.
Il primo intervento consiste nel raffreddare la temperatura del corpo con ghiaccio e acqua fredda, svestendolo di ogni indumento. Il trattamento medico dovrà monitorare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, il volume sanguigno e la funzionalità renale e cerebrale.
Come difendersi
Il colpo di calore rappresenta dunque un’emergenza medica che richiede pronto intervento, chiamata dell’ambulanza e ricovero ospedaliero urgente.
L’intervento del Ministero della Salute, delle Regioni e delle ASL deve mirare a prevenire il colpo di calore e le complicanze cardiache e broncopolmonari in anziani e malati cronici.
A tal fine è indispensabile monitorare le condizioni cliniche degli anziani, stimolandoli a bere 8-10 bicchieri di acqua al dì, a soggiornare in ambienti freschi e ventilati se non possono permettersi l’uso di aria condizionata, a indossare indumenti naturali e leggeri, a fare più docce di acqua tiepida-fresca al dì, a consumare pasti leggeri, a mangiare frutta e verdura ed evitare caffè, tè, bevande zuccherine e alcolici.
A tal fine è indispensabile monitorare le condizioni cliniche degli anziani, stimolandoli a bere 8-10 bicchieri di acqua al dì, a soggiornare in ambienti freschi e ventilati se non possono permettersi l’uso di aria condizionata, a indossare indumenti naturali e leggeri, a fare più docce di acqua tiepida-fresca al dì, a consumare pasti leggeri, a mangiare frutta e verdura ed evitare caffè, tè, bevande zuccherine e alcolici.
*Direttore Centro OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) – Medicina del Turismo.
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