Le attività di riabilitazione della Regione Piemonte saranno riordinate e messe in rete per garantire ai pazienti interventi sanitari più appropriati e soprattutto la continuità del percorso di cura ospedale-territorio.
Lo ha stabilito all’inizio di aprile la Giunta Regionale piemontese, approvando le prime direttive alle aziende sanitarie in cui si definiscono nuove regole di organizzazione e funzionamento dei servizi, con il fine prioritario di “obbligare” le varie figure professionali che intervengono nell’iter riabilitativo di un paziente all’interno delle strutture sia pubbliche sia private accreditate, a colloquiare tra di loro, in modo da assicurarne una presa in carico completa da parte del sistema sanitario regionale.
Di questo e altro si discuterà sabato 26 maggio nel corso del convegno che si terrà ad Alessandria (Centro Congressi dell’Associazione Cultura Sviluppo, Piazza De Andrè, 26, ore 8.30), intitolato Continuità del percorso riabilitativo ospedale-territorio, organizzato dalle ASL Provinciali 20, 21 e 22 e dall’Azienda Ospedaliera alessandrina, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
L’evento – che è il primo organizzato in Piemonte su questo tema dopo l’approvazione delle nuove direttive regionali – ha senz’altro una rilevanza di livello nazionale, grazie anche alla partecipazione in veste di relatori di specialisti provenienti dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dal Veneto e dal Molise, oltre che naturalmente dal Piemonte.
A rappresentare gli enti gestori della sanità locale, nel loro confronto con i professionisti del settore, vi saranno Maria Teresa Flecchia, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e Gian Paolo Zanetta, direttore generale delle tre ASL Provinciali, ai cui interventi seguirà quello di Vittorio Demicheli, direttore dell’Assessorato Regionale alla Tutela della Salute e Sanità.
Tra gli altri relatori, oltre allo psichiatra e psicoterapeuta Alessandro Meluzzi, vi sarà anche Paolo Osiride Ferrero, presidente della CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino, che affronterà l’argomento dal punto di vista delle associazioni, utili elementi di sostegno e di intermediazione tra le strutture sanitarie e i pazienti.
Degno di nota appare in conclusione anche un altro punto contenuto nel documento approvato dalla Regione Piemonte, del quale si parlerà certamente durante il convegno di Alessandria, vale a dire la decisione che a ciascun paziente venga assegnato un “garante del percorso riabilitativo”, individuato nel medico fisiatra dell’ASL di appartenenza.
Tale professionista avrà il compito di coordinarsi con tutti gli operatori delle diverse aree specialistiche coinvolti nel processo riabilitativo, per definire i bisogni specifici della persona e indicare le risposte più adeguate, seguendone passo dopo passo tutto il cammino di cura.
(S.B.)
Ufficio Stampa ASL 22 Regione Piemonte
tel. 0143 332241, p.repetti@asl22.it.
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…
- Presa in carico della disabilità, in Lombardia e altrove Si parte dalla Lombardia, per allargare il campo ad altre esperienze regionali di presa in carico delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Un’analisi non certo semplice, per i…