Un patto per il diritto alla salute

È quello lanciato dall'Associazione ariaNuova, nella convinzione che la disinformazione, la noncuranza e il mancato rispetto dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), soprattutto in ambito di malattie rare, stia seriamente minando il rapporto di fiducia tra medici e pazienti, oltre che rischiare di creare problemi in più alla salute delle persone

Medico che misura la pressione sanguigna ad un paziente«Nel nostro Paese si è formata una nuova “casta”, quella dei Direttori Generali che interpretano l'”autonomia” delle ASL come assenza di qualsiasi controllo e fanno il bello e il cattivo tempo nella sanità: prova ne sono le malattie rare e la DCCM [Disfunzione Cranio-Cervico-Mandibolare, N.d.R.]. Sappiamo che la situazione non riguarda solo noi e la nostra ASL, per questo abbiamo deciso di non rimanere inerti e agire».
Non usa troppi giri di parole l’Appello per la Salute lanciato da ariaNuova, associazione umbra di pazienti da tempo impegnata nella propria regione per la tutela della salute in particolare delle persone coinvolte in problemi di malattie rare o di disfunzioni cranio-cervico-mandibolari.

«Abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa – dichiara Luigi Santopaolo, presidente di ariaNuova – per chiedere il rispetto del principio fondamentale che è quello di “non nuocere” e di affermare il diritto alla salute per ogni cittadino, malato consapevole o incapace a difendersi, paziente o medico che sia, in quanto la salute e la fiducia paziente-medico è oggi seriamente messa in discussione. Le cause sono molteplici e molte di esse riguardano la gestione “politica” degli ospedali e di molte ASL. Singoli e associazioni possono quindi fare la loro parte, ad esempio iniziando un dialogo con quei medici che rispettano i principi della propria professione e chiedendo il rispetto dell’etica».

Un obiettivo ambizioso, dunque, ma ritenuto quanto mai necessario, dall’Associazione ariaNuova, quello cioè di un vero e proprio “patto per il diritto alla salute”, del quale si parla nella parte conclusiva dell’appello, dopo l’elencazione di alcuni fatti ritenuti gravi, accaduti in particolare nell’ambito dell’ASL 3 della Regione Umbria, all’insegna della disinformazione, della noncuranza e del mancato rispetto dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), nei confronti soprattutto delle malattie rare.
(S.B.)

Il testo dell’Appello per la Salute è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni:
Associazione ariaNuova, tel. 346 7883457
arianuova@fastwebnet.it (sito: www.arianuova.eu).
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