Balbuzie: la voglia di mettersi in gioco

Sta per prendere il via in alcune città del Centro e del Sud Italia un nuovo ciclo di corsi organizzati dall'Associazione Vivere senza Balbuzie, percorsi di gruppo che spesso possono stimolare risultati inattesi. Sono già iniziati, frattanto, gli incontri di consultazione, primo indispensabile contatto per conoscersi meglio

Ragazzo con la mano davanti alla boccaCatania (8 giugno), Vibo Valentia (13 giugno), Cosenza (14 giugno), Napoli e Roma (15 giugno): è questo il calendario dei prossimi incontri di consultazione gratuita – già avviati a Palermo il 25 maggio scorso – promossi dall’Associazione Vivere senza Balbuzie, in previsione del nuovo ciclo di corsi che prenderanno il via prossimamente.

Ogni anno in questo periodo, infatti, nuovi allievi, bambini o adulti, possono iniziare un percorso che in dodici mesi li vedrà protagonisti di un’esperienza di gruppo che potrebbe stimolare risultati inaspettati.

«Il più delle volte – spiega Enzo Galazzo, presidente di Vivere senza Balbuzie – gli allievi che iniziano il percorso pensano di acquisire una tecnica che cambierà la loro parlata. Sembra tutto così ovvio, si fa un corso di rieducazione e si cambia parlata. Succede poi che un ragazzo si iscriva all’università dopo aver rinunciato agli studi molti anni prima e si laurei oppure che una pensionata si iscriva a scuola per prendere la licenza media, dicendomi che prima del corso non lo avrebbe mai fatto. Ci si rende conto, quindi, che il cambiamento è soprattutto relazionale. Le nuove abilità acquisite aumentano la voglia di mettersi in gioco e il “piccolo” successo di un’interrogazione finalmente andata bene è il terreno fertile di questo cambiamento».

Nel dettaglio va detto che il corso base si articola in una full-immersion di quattordici giorni consecutivi con circa sei-sette ore quotidiane, in cui l’allievo si sottopone, attraverso due fasi fondamentali, ad una terapia collettiva. Il numero dei partecipanti è limitato proprio per facilitare il miglior contatto possibile tra allievo e istruttore.
La prima fase è tecnica, con l’apprendimento di alcuni esercizi fonici composti da tutte le sillabe esistenti che vengono modulate e ritmate in modo che l’ultima di ciascuna parola sia agganciata alla prima sillaba della parola successiva.
La seconda fase, invece, è dedicata ad un intenso allenamento volto a gestire l’emotività. L’allievo viene educato ad abbassare il livello di ansia e a tenerlo sotto controllo. A fine corso raggiungerà una parlata molto fluida, ma dovrà continuare a frequentare per almeno un anno i richiami mensili (sia la rifrequentazione che i richiami sono gratuiti).

Gli incontri di consultazione di cui si è detto inizialmente costituiscono un primo contatto indispensabile a fare conoscenza. Solo dopo di essi una persona deciderà se frequentare o meno il corso. (S.B.)

Calendario dei prossimi corsi organizzati da Vivere senza Balbuzie:
– Napoli, 20 giugno-3 luglio
– Cosenza, 4-17 luglio
– Catania, 18-31 luglio
– Palermo, 18-31 agosto
– Roma, 2-15 settembre
Per ulteriori informazioni:
Associazione Vivere senza Balbuzie ONLUS
tel. 0931 922355 – 338 2958820 320 9311193
info@viveresenzabalbuzie.it.
Share the Post: