Medici e cittadini insieme per la sicurezza clinica e la qualità dei servizi

Un'alleanza culturale e fattiva tra operatori sanitari e cittadini-utenti, volta a promuovere il miglioramento della tutela della saluta da una parte, la serenità degli stessi operatori dall'altra: è quanto si propongono l'AMAMI (Associazione per i Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente), la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), con un progetto comune che verrà presentato a Roma l'8 luglio

Dottoressa con anziana pazienteMedici e cittadini insieme, per la prima volta, per trovare le soluzioni al problema dilagante del contenzioso giudiziario fra utenti e camici bianchi.
E sono l’AMAMI (Associazione per i Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente) – che rappresenta circa 25.000 sanitari – la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) ad unirsi per proporre soluzioni al problema della sicurezza e della qualità nell’esercizio della pratica medica e per ridare serenità al rapporto medico-paziente.

In tal senso, è prevista per martedì 8 luglio a Roma (Grand Hotel Ritz, Via Domenico Chelini, 41, ore 12) la conferenza stampa denominata Sicurezza clinica e qualità dei servizi. Medici e cittadini insieme, per confrontarsi su argomenti che tanto da vicino toccano la quotidianità di moltissimi cittadini italiani.
Lo scopo principale, infatti, è quello di raggiungere un’essenziale alleanza culturale e fattiva tra operatori sanitari e cittadini-utenti, volta a promuovere il miglioramento della tutela della salute da un lato, la serenità degli operatori dall’altro. Solo in questo modo sarà possibile recuperare la fiducia dei pazienti e garantire la buona professione medica.

«Per ridare serenità al rapporto tra medico e paziente – dichiara Maurizio Maggiorotti, presidente dell’AMAMI – c’è bisogno della collaborazione di tutti. Per questo ci siamo uniti a FISH e ABC, nel tentativo di iniziare un cammino che ci porti alla soluzione di questi problemi».
«Insieme all’AMAMI – sottolinea dal canto suo Pietro Barbieri, presidente della FISH – ci faremo promotori di una serie di progetti perché, per gestire in modo efficace la sicurezza nella pratica clinica, occorre che medici e cittadini siano coinvolti attraverso una partecipazione attiva, costante ed efficace, alla pianificazione e alla valutazione dei servizi sanitari».
Infine, secondo Dario Petri, presidente della Federazione Italiana ABC, «è prioritario promuovere il miglioramento della fiducia nel rapporto tra medici e utenti, che è scesa oggi al di sotto di livelli critici», mentre Giorgio Genta, anch’egli di ABC, intende «evidenziare ancora una volta la capacità propositiva del mondo della disabilità, ove i suoi appartenenti, “cittadini normali con bisogni speciali”, mettono le loro competenze esistenziali al servizio dell’intera società».

Attualmente sono almeno quattro i fattori che incidono sulla sicurezza clinica e sul rapporto tra cittadini e operatori sanitari: il fattore economico/organizzativo (carenza di organico, attrezzature e gestione di risorse), quello umano (mancata capacità di prevenire e contrastare comportamenti negligenti o imprudenti), quello normativo (lentezza della Giustizia e organi di gestione che agiscono ispirati più da logiche risarcitorio-giudiziarie che dal miglioramento della qualità; disallineamento con le norme europee) e quello culturale (cultura del “silenzio” e del “risarcimento” che va sostituita con quelle della “prevenzione” e della “collaborazione” tra operatori e cittadini).

Stretta di mano tra paziente e medicoAlla luce di tutto ciò, l’AMAMI, la FISH e la Federazione Italiana ABC, ispirandosi tali principi, chiedono – e lo faranno con forza a partire dall’incontro dell’8 luglio – di:
– favorire la partecipazione attiva, costante ed efficace, dei cittadini e dei medici alla pianificazione e alla valutazione dei servizi sanitari;
– favorire il cambiamento della cultura organizzativa e professionale, incentivando azioni di prevenzione e di controllo efficaci, trasparenti e verificabili;
– garantire la prevenzione e la correzione di disfunzioni organizzative e di comportamenti negligenti e imprudenti;
– creare un Osservatorio dell’Errore Medico e del contenzioso paziente-medico, per conoscere la reale portata del fenomeno, individuando le aree di criticità ed evidenziando quelle di eccellenza;
– promuovere la via conciliativa extragiudiziale, per risolvere i contenziosi tra utenti e medici/strutture sanitarie, basata su norme generali chiare e condivise;
– garantire che il comportamento delle strutture sanitarie sia sempre orientato alla ricerca delle cause che hanno prodotto l’incidente, anche durante i contenziosi con i cittadini;
– attivare l’istituzione di un “Fondo Vittime dell’Alea Terapeutica”, per risarcire gli utenti che abbiano subito complicanze non prevenibili e incomprimibili insite nelle cure;
– ottenere che la responsabilità sanitaria venga civilmente coperta dalle strutture sanitarie e non dai singoli operatori;
– definire “l’atto medico e l’atto sanitario” a livello legislativo.
(Giuliano Giovinazzo)

Per ulteriori informazioni:
– Ufficio Stampa AMAMI (Assunta Valeria Fatone)
tel. 06 8082454, 334 7658056,
ufficiostampa@associazioneamami.it
– Ufficio Stampa FISH (Giuliano Giovinazzo)
tel. 06 51605175, 338 2995515,
ufficiostampa@fishonlus.it.
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