È stata deliberata a Bari, a seguito di un recente incontro con le Istituzioni regionali, la creazione di un organismo tecnico per pianificare congiuntamente con le associazioni l’avvio della prima unità complessa per il trattamento delle lesioni midollari del Sud [sulla questione si legga anche, sempre in questo sito, il testo pubblicato qualche tempo fa e intitolato A Bari manca l’Unità Spinale, disponibile cliccando qui, N.d.R.].
Le richieste avanzate nel settembre 2008 all’assessore regionale alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco, proposte dalla FAIP (Federazione Associazioni Italiane Para-tetraplegici), in ordine all’istituzione di un tavolo tecnico regionale volto a delineare le procedure organizzative e funzionali per l’avvio di un’Unità Complessa definita Unità Spinale Unipolare, da attivare in Puglia presso il Policlinico di Bari, sono dunque state accolte dall’Istituzione regionale.
In tal senso il primo incontro preliminare si è tenuto il 6 novembre scorso, alla presenza, tra gli altri, di Vincenzo Falabella, vicepresidente della FAIP, oltre che del citato assessore Tedesco e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Bari Vitangelo Dattoli.
Per l’occasione Falabella ha ribadito la necessità di costituire un nucleo di coordinamento, cui verrà assegnato l’incarico di creare un’équipe multidisciplinare che vada ad elaborare protocolli assistenziali e riabilitativi, da condividere con la FAIP e con le associazioni territoriali.
Durante un precedente incontro – tenutosi a Bari lo scorso settembre – la Federazione aveva posto l’attenzione sulla situazione di estrema precarietà che esiste sul territorio pugliese in merito al trattamento delle persone con lesione al midollo spinale, evidenziando appunto la necessità di istituire un’Unità Spinale Unipolare (USU) che sappia essere punto di riferimento regionale in materia di trattamento di questa complessa patologia. Tutto ciò tenendo ben presente il modello organizzativo dell’Unità complessa USU, delineato dalle Linee Guida del Ministro della Sanità per le Attività di Riabilitazione del 1998 e dall’Accordo Stato-Regioni del 29 aprile 2004.
La FAIP auspica ora che a partire dall’avvio del tavolo regionale, le Istituzioni regionali pugliesi comprendano fino in fondo il valore della costituenda USU, che dovrà garantire alle persone con lesione al midollo spinale della Puglia un trattamento corretto, efficace e qualificato, sin dal momento in cui si verifica l’evento acuto e fino al recupero dell’autonomia e dell’indipendenza della persona.
La Federazione vigilerà – anche con il supporto di esperti qualificati – sull’intero processo di istituzione dell’USU pugliese, valorizzando da una parte i percorsi formativi del personale, dall’altra i modelli funzionali e organizzativi dei protocolli diagnostici-terapeutici-assistenziali-riabilitativi che dovranno essere elaborati dal nuovo tavolo regionale.
Al termine della riunione, Vincenzo Falabella ha manifestato soddisfazione per quanto emerso e per gli impegni assunti dall’Istituzione regionale, riservandosi di esprimere un parere tecnico sulla bozza di documento presentata nell’occasione. Tutto ciò rivendicando il diritto alla salute per le persone con lesioni al midollo spinale. Da anni, infatti, la FAIP, anche attraverso le associazioni territoriali, è impegnata a ribadire la necessità di risolvere questo annoso e colpevole immobilismo organizzativo.
«Siamo consapevoli – ha commentato il presidente della FAIP Raffaele Goretti – che è possibile superare questo impedimento con uno sforzo propositivo da parte delle Istituzioni locali degli enti preposti, che vada a garantire ai cittadini della Puglia un livello di presa in carico assistenziale e riabilitativa degno di un Paese civile». (Giuliano Giovinazzo)
*Testo già apparso nel sito della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Para-Tetraplegici) e qui ripreso per gentile concessione.
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