Persone adulte con autismo: sta per nascere una nuova struttura

Succederà a Medea, in provincia di Gorizia, dove il 16 maggio verrà posta la prima pietra del "Progetto Residence", struttura abitativa per persone adulte con autismo grave anche prive del sostegno familiare. Un'iniziativa nata dalla volontà di numerosi soggetti, pubblici e del privato sociale, che proporrà un modello concreto di presa in carico alternativo all'istituzionalizzazione

Persona adulta con autismo di spalle, circondata da familiariEra stato a lungo annunciato, anche da queste colonne – tramite le puntuali segnalazioni della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone – e ora il momento è arrivato: sabato 16 maggio a Medea, in provincia di Gorizia (ore 10), verrà posta la prima pietra per la realizzazione del Progetto Residence, struttura abitativa per persone adulte con autismo grave anche prive del sostegno familiare.

«Per anni sottovalutato come sindrome – spiegano i rappresentanti della Fondazione Bambini e Autismo – l’autismo colpisce molti bambini (è uno ogni 170 nati a ricadere nella casistica) e dura tutta la vita. Fortunatamente, con una diagnosi precoce e un intervento riabilitativo costante, molto si può fare per le persone che ne sono colpite e per le loro famiglie. Si tratta però di un problema che ha gradi di severità molto diversi e il ritardo con cui in tutta Italia ci si occupa degli adulti che ne sono affetti fa sì che la condizione di questi ultimi sia particolarmente difficile. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, una prima risposta a questa difficoltà è attesa proprio dal Progetto Residence che nasce dalla volontà di più soggetti, tra cui il Comitato Regionale Dopo – Durante Noi ONLUS, costituito da organizzazioni e associazioni il cui fine è garantire un miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari anche in vista del cosiddetto “dopo di noi”, la Provincia Italiana dell’Ordine degli Scalzi della SS. Trinità di Roma, attraverso la comunità religiosa dei Padri Trinitari di Medea, da sempre impegnata nella realizzazione e nella gestione di strutture residenziali per persone disabili intellettive, la Regione Friuli Venezia Giulia, con l’Assessorato alla Salute e alla Protezione Sociale e naturalmente la nostra Fondazione che con le sue competenze specifiche ha permesso di orientare la progettazione e la destinazione del Residence quale struttura innovativa nella gestione dell’autismo grave in età adulta».

Va detto anche che molti altri soggetti – istituzionali e non – si sono aggregati per dare un aiuto al progetto che ha una forte valenza sperimentale per la Regione Friuli Venezia Giulia. Tra questi, importante è stato il contributo della Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole. Altro sostegno verrà poi dai familiari e genitori del Gruppo “Dopo di Noi” vicino alla Fondazione Bambini e Autismo, che vedono in questo progetto abitativo una risposta concreta per il futuro dei loro figli.
«La ristrutturazione – viene ricordato da Davide Del Duca, direttore generale della Fondazione Bambini e Autismo – riguarderà un immobile di circa 8.000 metri cubi, messo a disposizione dai Padri Trinitari di Medea. I lavori inizieranno entro l’autunno e si completeranno entro il 2011. In attesa della realizzazione, per altro, è già in corso di attuazione a Medea, presso il Centro Villa Santa Maria della Pace, un primo intervento di sostegno familiare nei confronti di una persona autistica grave, in regime di frequenza diurna, quale momento di sperimentazione e conoscenza delle specifiche peculiarità e necessità delle persone affette da questa sindrome».
A pieno regime la nuova struttura sarà dunque in grado di ospitare circa ventiquattro persone in strutture modulari di massimo otto, ciascuna con stanze singole e bagni privati. Sarà inoltre possibile organizzare servizi e attività orientati al modello di comunità agricola, sulla base dell’esperienza di farm community per persone autistiche, sorta soprattutto in altri Paesi d’Europa, ma anche con un primo felice esempio in Italia, vale a dire Cascina Rossago sull’Oltrepo Pavese (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
«La nostra speranza – conclude Del Duca – è che il Progetto Residence, modello concreto di presa in carico alternativo all’istituzionalizzazione, trovi successivamente replica in altre parti del Paese». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Coordinamento del Centro Villa Santa Maria della Pace di Medea (Gorizia), tel. 0481 67250 oppure Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, tel. 0434 29187, relazioniesterne@bambinieautismo.org.
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