Sempre in guardia di fronte alle informazioni diffuse sull’autismo

È quanto ritiene necessario ribadire F.A.N.T.A.Si.A., la Federazione che riunisce tutte le associazioni nazionali specificamente dedicate alla tutela dei diritti delle persone con Disturbi dello Spettro Autistica, di fronte all'ennesimo uso «distorto e travisato di notizie che riguardano l'autismo», riguardante questa volta l'avvio di un progetto di ricerca genetica

Bimbo con problemi di autismoAncora una volta F.A.N.T.A.Si.A. – la Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sindrome di Asperger recentemente costituitasi* – ritiene doveroso invitare «le persone con Disturbo dello Spettro Autistico, le famiglie, gli operatori del settore, i pubblici amministratori e gli organi di informazione ad esercitare la massima cautela e a verificare le informazioni che vengono diffuse sull’autismo». In tal senso, deprecando «l’ennesimo uso distorto e travisato di notizie che riguardano l’autismo», la Federazione invita anche «a coinvolgere e a consultare le associazioni rappresentative delle persone con Disturbi dello spettro Autistico che lavorano da sempre per la loro dignità, indipendenza e inclusione».

La nota ufficiale di F.A.N.T.A.Si.A. – a firma del presidente Giovanni Marino (presidente dell’ANGSA – Associazione Genitori Soggetti Autistici) e delle vicepresidenti Donata Vivanti (presidente di Autismo Italia) e Laura Imbimbo (presidente di Gruppo Asperger ONLUS) – è stata motivata in questo caso dalla notizia apparsa in alcuni quotidiani locali veronesi e in molti siti internet dell’avvio di un progetto di ricerca genetica sull’autismo finanziato da Telethon.
«Purtroppo – si scrive nel comunicato – è stato fatto intendere con infondata enfasi che lo studio fosse stato promosso dal dottor Maurizio Brighenti dell’AUSL 20 di Verona e sostenuto dall’Associazione A.G.A.VE. della stessa città, con il finanziamento di Telethon. Come invece si può facilmente constatare visitando il sito della stessa Fondazione Telethon [all’indirizzo che si raggiunge cliccando qui, N.d.R.], il progetto in realtà è proposto e diretto dal Dipartimento di Patologia Umana ed Ereditaria dell’Università di Pavia (capofila dottor Roberto Ciccone) e i partner citati sono l’Unità Operativa di Neurologia per il Ritardo Mentale – Associazione Oasi Maria SS IRCCS di Troina (Enna; dottor Marco Fichera) e il Dipartimento Materno Infantile e di Biologia Genetica dell’Università di Verona (dottoressa Paola Prandini). Il Centro diretto dal dottor Brighenti dovrebbe contribuire soltanto a fornire il materiale biologico di pazienti autistici».

«Le notizie diffuse – conclude il comunicato di F.A.N.T.A.Si.A. – e riportate in modo inesatto e distorto, oltre ad attribuire impropriamente meriti e ruoli, permettono anche di traghettare personali, infondati e ambigui punti di vista sulle cause e le “cure” per l’autismo». (S.B.)

*F.A.N.T.A.Si.A. è la Federazione delle Associazioni  Nazionali a Tutela delle persone con Autismo e Sindrome di Asperger, costituitasi a Roma il 29 novembre 2008, che riunisce tutte le associazioni nazionali specificamente dedicate alla tutela dei diritti delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico e che collabora attivamente con la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltre che con tutte le associazioni che di quest’ultima fanno parte.

F.A.N.T.A.Si.A. si propone di costituire un punto di riferimento nazionale per le persone con disturbi dello spettro autistico, le loro famiglie e le piccole associazioni locali presenti sul territorio nazionale, che rischiano di restare escluse dalla conoscenza dei progressi e degli avvenimenti nazionali e internazionali nel campo dei disturbi dello spettro autistico e di non poter far sentire la propria voce.

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