Si chiama Vita da Ladri lo speciale che andrà in onda lunedì 28 febbraio su Raitre (ore 23.40), una docufiction frutto di due mesi di riprese, sotto la regia di Maurizio Iannelli e Michela Guberti.
La nascita, la storia – un po’ documentario e un po’ fiction – della tournée dei Ladri di Carrozzelle: due puntate (la seconda sarà lunedì 7 marzo) che aprono una finestra sull’eccezionale normalità che caratterizza la vita di una delle rock band più originali del panorama italiano, un gruppo visto attraverso le sue passioni, i contrasti e gli incontri, all’insegna di un’arte musciale che affronta i pregiudizi e i luoghi comuni della quotidianità.
Un programma, insomma, da tenere attentamente d’occhio, per guardare la musica da un altro punto di vista.
Per informazioni: Paolo Falessi, 335 6282910 oppure 06 9417383.
Chi sono i Ladri di Carrozzelle
Estate del 1989: in un soggiorno per persone con disabilità, alcuni ragazzi scoprono la comune passione per la musica e tornati a Roma decidono di dare vita ad un gruppo musicale.
La formazione presenta però alcune particolarità: quasi tutti i musicisti sono affetti da distrofia muscolare, malattia che debilita progressivamente i muscoli.
E così, non potendo ad esempio un distrofico suonare da solo la batteria, questa viene divisa in quattro parti e suonata da quattro persone. E anche il basso che come la batteria non può essere suonato da un distrofico, viene sostituito da una tastiera.
Da quel 1989 molta acqua è passata sotto i ponti: centinaia di concerti in scuole, teatri, piazze, palazzetti e anche nove dischi, due video, tanta radio e tanta televisione.
(S.B.)